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Voto in Francia, l’estrema destra di Marin Le Pen domina il primo turno


L’estrema destra francese, guidata dal giovanissimo astro nascente della politica d’Oltralpe, Jordan Bardella, ma soprattutto di Marine Le Pen – alleati con Eric Ciotti, il presidente dei Repubblicani (destra) – è stata nettamente la più votata: il Rassemblement national (Rn) ha ottenuto il 33,15 per cento dei voti, ovvero più di 10 milioni di preferenze, doppiando – quasi – il numero di schede delle elezioni legislative del 2022 quando RN, al primo turno, prese il 18,7 per cento. E così l’ultradestra è in netto vantaggio e tra una settimana, al secondo turno del 7 luglio, potrebbe andare al potere per la prima volta nella Quinta Repubblica.

Seconda forza in campo, secondo il verdetto delle urne, è il Nuovo fronte popolare, ovvero unione della sinistra guidata da Jean-Luc Mélenchon, che ha ottenuto il 27,99% dei voti, quasi 9 milioni di preferenze. La maggioranza presidenziale, Ensemble e il suo alleato Horizons, si sono infine fermati al 20,76% dei voti, con circa 7 milioni di preferenze. L‘affluenza al voto è stata del 66,7%, una percentuale ben superiore al 47,51% registrato nel 2022. 

Con questa prima tornata elettorale, al momento sono 37 seggi sono già stati conquistati dall’estrema destra, circa il 6,5%: tutti gli altri dovranno essere conquistati nei ballottaggi tra una settimana: è proprio qui che la strada verso il premierato di Bardella – va ricordato che la Francia è una Repubblica presidenziale, quindi il ruolo presidenziale di Macron, all’ultimo mandato, resta tale – si fa più ardua: sia i partiti del Nouveau Front Populaire che gli esponenti del partito centrista di Macron hanno dichiarato che in queste ore valuteranno di ritirare i candidati più deboli di ogni circoscrizione, in mondo da tornare alle urne con un unico oppositore a quelli di estrema destra: «Di fronte al Rassemblement National, è giunto il momento di una manifestazione ampia, chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno», ha detto a Le Figaro Emmanuel Macron dopo aver riunito i leader dei partiti di centro-destra con cui governa da 7 anni. Il presidente francese ha convocato per le 12 di oggi una riunione di governo all’Eliseo, scrive Le Figaro citando fonti di governo. 



Sugli scudi invece l’estrema destra francese che festeggia per il «blocco macronista che è stato praticamente spazzato via dopo il primo turno!, ha dichiarato Marine Le Pen, annunciando la sua rielezione nell’Emiciclo parigino al primo turno nella circoscrizione del Pas-de-Calais (nel Nord del Paese). «Quello di oggi è un risultato storico», ha dichiarato Le Pen. Che ha aggiunto: «Non era mai successo che decine di candidati del Rassemblement National venissero eletti già dal primo turno delle elezioni politiche. Credo anche che sia una grande speranza per milioni di francesi». Questo infatti è il miglior risultato al primo turno della storia del partito, che migliora anche il risultato – già da record – delle ultimi elezioni europee di inizio giugno. Qualora i francesi confermassero il risultato anche al secondo turno, sarebbe la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale di un governo di estrema destra alla guida della Francia. E a proposito di “prime volte”, si tratterebbe anche di una coabitazione senza precedenti tra il presidente progressista ed europeista Emmanuel Macron, con un governo sovranista ed ostentatamente anti-europeo, che potrebbe provocare scintille sulle prerogative dei due leader, soprattutto su temi cruciali per la Francia e l’Europa di oggi e del futuro come la diplomazia internazionale e difesa.





Dal sito Famiglia Cristiana

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