La decisione di rimuovere i comandanti di Esercito, Marina e Aeronautica, che segue un’ondata di arresti nel Paese, è stata determinata dalla volontà di “scoraggiare le aggressioni armate o azioni armate esterne contro il popolo”
L’Osservatore Romano
Il leader venezuelano, Nicolás Maduro, ha sostituito la maggior parte dei vertici militari del Paese, rimuovendo i comandanti di Esercito, Marina e Aeronautica, oltre a cambiare i comandanti delle due principali forze di intelligence, la Direzione generale del controspionaggio militare (Dgcim) e il Servizio boliviariano di intelligence nazionale (Sebin).
Confermato, invece, il ministro della Difesa, Vladimir Padrino López, al pari del generale Domingo Antonio Hernández Larez, comandante operativo strategico delle Forze armate nazionali bolivariane (Ceofanb). Nel suo programma televisivo settimanale, Maduro ha detto che le sostituzioni — che seguono un’ondata di arresti ai vertici delle Forze armate — sono state prese per «scoraggiare le aggressioni armate o azioni armate esterne contro il popolo».