Nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ieri sera, l’evento musicale “Credo” di Krzysztof Pendereck con l’Orchestra e il Coro Filarmonico di Cracovia per commemorare il ventesimo anniversario della morte di Papa Wojtyla. Il cardinale arciprete Ryłko: “Nonostante il passare degli anni, non cessa di essere una guida affidabile sul cammino della fede”
Don Paweł Rytel-Andrianik e Artur Hanula – Città del Vaticano
“San Giovanni Paolo II è soprattutto un gigante della fede, affascinato dal mistero di Dio, uomo di grande preghiera e contemplazione, e allo stesso tempo un atletico pellegrino del Vangelo fino ai confini del mondo”. Con queste parole il cardinale Stanisław Ryłko, arciprete di Santa Maria Maggiore a Roma, ha aperto il concerto Credo di Krzysztof Penderecki che si è svolto ieri, martedì primo aprile, nella Basilica liberiana per commemorare il ventesimo anniversario della morte del Pontefice polacco.
Numerosi gli ospiti riuniti all’evento, segno che per tanta gente Giovanni Paolo II “nonostante il passare degli anni, non cessa di essere una guida affidabile sul cammino della fede”, ha sottolineato il cardinale Ryłko. Ha poi ricordato gli eventi di vent’anni fa, quando il mondo intero si unì in preghiera per il Papa: “È stata una preghiera per il dono della guarigione, che poi si è trasformata spontaneamente in preghiera di ringraziamento per lui, per chi era stato, per la Chiesa, per il mondo e per ciascuno di noi”.
L’amore per il Papa polacco non finisce
Ancora Ryłko ha evidenziato che l’amore nei confronti di Karol Wojtyla continua ad essere forte ancora oggi, come dimostra la lunga fila di pellegrini da tutto il mondo alla tomba nella Basilica di San Pietro: “Come qualcuno di vivo e vicino, gli vengono affidate le proprie preoccupazioni e le proprie gioie nella preghiera. La figura di Giovanni Paolo II, nonostante il passare degli anni, non cessa di affascinare con la ricchezza dei doni della natura e della grazia”.
Chiamata al coraggio
L’arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore ha ricordato che uno dei messaggi più importanti del pontificato di Giovanni Paolo II è stata la chiamata al coraggio e ad aprire le porte a Cristo. Un appello che ha viaggiato per tutto il mondo: “Ha mostrato, soprattutto ai giovani, che vale la pena scegliere Cristo nella vita e seguirlo, perché è l’avventura più bella che un uomo possa sperimentare in questo mondo”.
La lettera del presidente della Polonia e della first lady
Prima del concerto, è stata letta una lettera del presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda, e della first Lady, Agata Kornhauser-Duda, i quali hanno evidenziato che Giovanni Paolo II “ha dedicato tanta attenzione alla comprensione cristiana dell’uomo come persona, alla visione del matrimonio e della famiglia, alla cultura e all’economia, al patriottismo e alla dimensione etica della politica e delle relazioni internazionali”. La coppia presidenziale ha espresso inoltre la convinzione che “l’insegnamento, la personale testimonianza di vita e l’intercessione orante di San Giovanni Paolo II toccheranno il cuore delle persone” ancora per molte generazioni.
Il concerto
Il concerto Credo di Penderecki, di cui a marzo è ricorso il V anniversario della morte, è stato un importante evento musicale nel programma delle celebrazioni per vent’anni della morte del Papa polacco. Tra i numerosi ospiti, anche rappresentanti della Conferenza Episcopale polacca, il cardinale Stanisław Dziwisz, per decenni segretario personale di Giovanni Paolo II, autorità nazionali statali e locali, membri del Corpo diplomatico. Si sono esibiti l’Orchestra e il Coro Filarmonico di Cracovia. L’evento è stato organizzato dalla Chiesa e Ospizio di San Stanislao V.M. di Roma, insieme all’Associazione L. van Beethoven, all’Ambasciata della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede, all’Ufficio del Maresciallo della Regione della Piccola Polonia, al Comune di Cracovia, all’Istituto Adam Mickiewicz, al Centro Europeo per la Musica Krzysztof Penderecki, alla Filarmonica K. Szymanowski di Cracovia, alla Pontificia Università Giovanni Paolo II e a PKN Orlen.