Ieri pomeriggio proiezione speciale del film che anticipa i primi due episodi della quinta stagione della serie incentrati sulla Settimana Santa prima dell’evento della Crocifissione, che sarà invece al centro della sesta serie. Ospite Elizabeth Tabish, l’attrice interprete di Maria Maddalena
Gateano Vallini – Città del Vaticano
Gerusalemme si prepara a celebrare la Pasqua. Una folla festante esce dalle mura agitando palme e acclamando Gesù che, in sella a un asinello, fa il suo ingresso trionfale nella città. È il lungo flashback, dopo una sequenza iniziale con Gesù e i discepoli nel cenacolo, con il quale comincia The Chosen: Ultima Cena, il film che anticipa i primi due degli otto episodi della quinta stagione dell’omonima serie e che ha avuto una proiezione speciale nel pomeriggio di ieri, primo aprile, presso la Filmoteca Vaticana, con la partecipazione di Elizabeth Tabish, l’attrice interprete di Maria Maddalena, e di Giovanni Zappalà, “ambasciatore” della produzione in Italia.
Girato in formato cinematografico, The Chosen: Ultima Cena racconta dunque gli eventi iniziali della Settimana Santa (la crocifissione sarà raccontata nella sesta serie) e sarà nelle sale italiane dal 10 al 16 aprile, distribuito da Nexo Studios, in contemporanea con oltre 40 Paesi tra America, Europa, Asia e Africa.
Produzione indipendente finanziata dal pubblico, scritta, diretta e prodotta da Dallas Jenkins e distribuita a livello globale da Lionsgate, The Chosen è una delle serie più viste al mondo, con oltre 280 milioni di spettatori, 900 milioni di visualizzazioni dei singoli episodi (tradotti in 50 lingue) e più di 17 milioni di follower sui social media. Un successo che conferma l’interesse che le Sacre Scritture e la vita di Gesù in particolare continuano a suscitare ancora oggi, come ha sottolineato monsignor Lucio Adrián Ruiz, segretario del Dicastero per la comunicazione, introducendo la proiezione, e che trova un punto di forza nei nuovi strumenti di comunicazione, capaci di raggiungere un pubblico sempre più ampio e di interessare anche i più giovani con un messaggio di speranza.