I cardinali riuniti nella prima Congregazione generale, che si è svolta questa mattina nell’Aula del Sinodo per fissare in particolare le date della traslazione e delle esequie di Papa Francesco, hanno stabilito la sospensione fino alla decisione del nuovo Romano Pontefice
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Bisognerà attendere una decisione del nuovo Romano Pontefice, non appena sarà eletto, per le celebrazioni di beatificazione programmate. Il Collegio dei Cardinali, riunitosi stamani per la prima Congregazione generale svoltasi stamani dalle 9 alle 10.30 nell’Aula Nuova del Sinodo, in Vaticano, ha deciso di sospenderle.
Il calendario delle beatificazioni pubblicato dal Dicastero delle Cause dei Santi prevedeva il 26 aprile e il 3 maggio quelle di due ungheresi vissuti nel secolo scorso: Mária Magdolna Bódi, laica, che avrebbe voluto abbracciare la vita religiosa ma consacratasi a Cristo Re con un voto privato di castità perpetua, poiché nessuna congregazione poteva accoglierla a causa della situazione irregolare dei suoi genitori, e Pietro Paolo Oros, sacerdote dell’Eparchia di Mukačevo, che è stato ucciso da un poliziotto e che pressato perché passasse all’Ortodossia, è rimasto fedele al Papa vivendo consapevolmente la condizione di persona sospettata, controllata ed esposta ad arresti arbitrari e ingiustizie.
Il 17 maggio sono, poi, in programma le beatificazioni dei due sacerdoti: il francese Camille Costa de Beauregard, nato il 17 febbraio 1841, che ha donato ai bisognosi e alle opere di assistenza tutti gli averi ereditati dalla sua ricca famiglia e Eduard Profittlich, gesuita tedesco, arcivescovo titolare di Adrianopoli, amministratore apostolico dell’Estonia, arrestato e deportato in Russia dove ha subito molteplici torture e, condannato a morte, morto prima dell’esecuzione della sentenza per le sofferenze del carcere, il 22 febbraio 1942.
Per Stanisław Streich, sacerdote polacco, la cui opera pastorale era mal vista dai seguaci dell’ideologia comunista, ucciso il 27 febbraio 1938, mentre celebrava la Messa la beatificazione è fissata il 24 maggio, mentre per Christophora Klomfass e 14 compagne, religiose della Congregazione di Santa Caterina Vergine e Martire, morte tra il 22 gennaio e il 25 novembre 1945, maltrattate e oltraggiate durante l’invasione russa in Polonia, la data stabilita è 31 maggio.