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Re: il cardinale Tucci professionista dalla grande umanità


Questa mattina, 14 aprile, nella cappella della Palazzina Leone XIII, in Vaticano, il decano del Collegio cardinalizio ha presieduto una Messa per il decimo anniversario della morte del gesuita che è stato direttore generale della Radio Vaticana ed organizzatore dei viaggi apostolici di Giovanni Paolo II offrendo un “contributo diretto” al “grande pontificato che ha risvegliato il senso religioso nella società”. Intitolata a lui una Sala riunioni a Palazzo Pio

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Direttore de La Civiltà Cattolica, perito al Concilio Vaticano II, direttore generale della Radio Vaticana e organizzatore dei viaggi di Giovanni Paolo II: il cardinale Roberto Tucci, religioso gesuita, ha ricoperto tutti questi incarichi nel corso della sua vita e si è distinto “per il grande spirito di servizio e per il senso di responsabilità”, “sempre mosso dall’amore per Dio e per la Chiesa”, lasciando emergere “una grande umanità, una non comune capacità di dialogo e un tratto garbato con le persone”. Così il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, ha ricordato questa mattina il porporato per anni al fianco di Giovanni Paolo II, definendolo “un fedele servitore della Chiesa e del Papa” durante la Messa celebrata nel decimo anniversario della morte nella cappella della Palazzina Leone XIII, in Vaticano.


La cappella della Palazzina Leone XIII   (VATICAN MEDIA Divisione Foto)

Annunciò la morte di Giovanni Paolo I

Alla liturgia hanno preso parte i cardinali Emil Paul Tscherrig, che negli anni di lavoro svolti nella Segreteria di Stato ha collaborato alla preparazione dei viaggi di Wojtyla, James Michael Harvey, nominato prefetto della Casa Pontificia da Giovanni e George Jacob Koovakad, prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso e attuale organizzatore dei viaggi papali, e ancora monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, e Alberto Gasbarri, che si sono occupati delle visite apostoliche dei pontefici rispettivamente dal 2001 al 2005 e dal 2005 al 2016. Erano presenti, inoltre, monsignor Piero Marini, per vent’anni maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, con Wojtyla e Ratzinger, e poi il prefetto e il segretario del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini e monsignor Lucio Ruiz, e padre Federico Lombardi già direttore della Radio Vaticana e della Sala Stampa della Santa Sede, il quale all’inizio della celebrazione ha raccontato che il confratello Tucci “quando era direttore della Radio Vaticana, abitava nella cosiddetta casetta che poi è diventato il famoso monastero Mater Ecclesiae a poche centinaia di metri” dalla Palazzina Leone XIII “e veniva tutte le mattine” nella cappella “per celebrare alle 7.30 la Messa in latino che veniva trasmessa dalla Radio Vaticana”. Proprio per questo stamani la liturgia è stata organizzata allo stesso orario nella stessa cappella. Da qui, tra l’altro, il religioso, il 29 settembre del 1978, prima di celebrare la Messa, annunciò la morte di Giovanni Paolo I. Fu il primo annuncio del decesso di Papa Luciani.

Padre Federico Lombardi

Padre Federico Lombardi

L’amicizia con Wojtyla

Nella sua omelia, il cardinale Re ha rievocato l’amicizia fra Tucci e Wojtyla iniziata durante il Concilio Vaticano II, “ambedue, infatti, nel 1965 fecero parte del Comitato ristretto, che si riunì principalmente ad Ariccia per la elaborazione del testo” che poi divenne la Costituzione Pastorale Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo. Dal 1973 e fino al 1985, direttore generale della Radio Vaticana, il gesuita ha favorito lo sviluppo dell’emittente “dando contenuto alle trasmissioni, che in quegli anni della divisione del mondo in due blocchi erano molto ascoltate”. “Eminenti” le sue “qualità professionali nel mondo delle comunicazioni sociali”, ha aggiunto Re, “anche con notevoli capacità di manager, molto attento alle persone”.

Un momento della celebrazione

Un momento della celebrazione   (VATICAN MEDIA Divisione Foto)

Al fianco di Giovanni Paolo II nei viaggi internazionali

Come responsabile della Radio Vaticana e come giornalista, Tucci ha accompagnato Giovanni Paolo II nei suoi primi viaggi e la collaborazione con lui si è fatta “più solida e intensa nel 1982, per il compito che gli fu affidato di occuparsi della preparazione” delle visite apostoliche all’estero del Pontefice, cosa che “svolse sempre con grande saggezza e abilità” fino al 2001. “Padre Tucci si occupava di tutti gli aspetti organizzativi”, ha specificato il decano del Collegio cardinalizio, aggiungendo che decisi dal Papa i luoghi nei quali recarsi, l’organizzatore dei viaggi andava “almeno due volte nella nazione che sarebbe stata visitata”. “Era molto abile nel trovare il modo di realizzare quanto desiderato da Sua Santità. Aveva la capacità di affrontare con serenità e chiarezza le situazioni più complicate”, ha sottolineato, poi, Re, citando, inoltre, alcuni viaggi “difficili e perfino pericolosi, come quello in Nicaragua ai tempi del Sandinismo, in Olanda e qualche altro”.

Una Sala riunioni a Palazzo Pio dedicata a lui

Una “lunga pagina” di vita quella di Tucci come incaricato della preparazione dei viaggi apostolici, il suo è stato “un contributo diretto” al “grande pontificato che ha risvegliato il senso religioso nella società ed ha inciso nella storia del mondo”. Proprio “in segno di apprezzamento e di gratitudine per l’attività svolta” e anche “per lo spirito con cui si era prodigato a bene della Chiesa”, Giovanni Paolo II nel 2001 creò padre Tucci cardinale. A sintetizzare efficacemente la sua testimonianza di vita anche Papa Francesco che nel telegramma inviato al preposito generale della Compagnia di Gesù in occasione della morte, rimarca la sua “operosa e dinamica” esistenza, “spesa nell’adesione coerente e generosa alla propria vocazione, quale religioso attento alle necessità degli altri e pastore fedele al Vangelo ed alla Chiesa”. Al termine della celebrazione, è stata poi inaugurata al secondo piano di Palazzo Pio, sede di Vatican News, Radio Vaticana, de L’Osservatore Romano e di Vatican Media, una Sala riunioni intitolata al cardinale Roberto Tucci e al suo ingresso è stata posta una targa. “È un esempio per tutti noi – ha detto monsignor Ruiz richiamando l’operato del gesuita – perché rimanga come qualcuno che ha aperto una porta missionaria. Questo è un luogo per riunirci per pensare come portare il Signore fino ai confini della terra”.

Da sinistra monsignor Ruiz, padre Lombardi, Ruffini e Gasbarri, davanti alla Sala dedicata al cardinale Tucci

Da sinistra monsignor Ruiz, padre Lombardi, Ruffini e Gasbarri, davanti alla Sala dedicata al cardinale Tucci



Dal sito Vatican News

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