Terzo Rosario recitato in piazza San Pietro per la salute di Francesco. Il decano del collegio cardinalizio ha guidato la preghiera in Piazza San Pietro: il Santo Padre torni alla “integrità delle sue forze fisiche” con quel “dinamismo pastorale che lo caratterizza”. Presenti centinaia di fedeli, cardinali, vescovi e membri della Curia romana
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano
Vergine Maria “siamo riuniti in piazza San Pietro per rivolgerti la nostra fiduciosa e corale preghiera, perché Dio conceda a Papa Francesco di riprendere al più presto il suo servizio apostolico, nell’integrità delle sue forze fisiche, e con quel dinamismo pastorale che lo caratterizza”. Il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, apre con questo pensiero il Rosario per la salute del Papa, recitato alle 21 di questa sera, 26 febbraio, in Piazza San Pietro. Per la terza notte consecutiva, fedeli, pellegrini, sacerdoti, suore, cardinali, vescovi, membri della Curia romana, si sono riuniti dinanzi alla Basilica vaticana per sostenere con la preghiera il Pontefice, che dal 14 febbraio è ricoverato al Policlinico Gemelli. Sotto un cielo nuvoloso i fedeli hanno contemplato i misteri gloriosi.
Fedeli da tutto il mondo
Tra le braccia aperte del colonnato di Bernini, i membri della Chiesa, in tutte le sue sfaccettature, recitano le varie decine, molti con Rosari tra le dita, le mani giunte, gli occhi socchiusi. Si vedono bambini che dormono nelle carrozzine e fedeli di diversi Paesi che si sono riuniti nella Piazza per pregare per il Papa. Come Christopher, di origine polacca, che è a Roma in vacanza con la sua famiglia ma ha deciso di passare una serata a pregare. Presente pure un gruppo di 19 studenti francesi dai 14 ai 17 anni, in pellegrinaggio nell’Urbe. “Abbiamo trascorso una bellissima giornata, abbiamo celebrato una Messa ed è stato un momento gioioso. E la gioia vogliamo trasmettere a Francesco ed accompagnarlo nella difficoltà”, spiega Christelle, una delle insegnanti che accompagnava i ragazzi. Anche alcuni volontari del Giubileo si trovano in Piazza San Pietro, con le coroncine in mano e i loro distintivi giubbotti verdi. Un fedele è in video-chiamata con un amico per farlo partecipare, seppur virtualmente, all’appuntamento serale.
Un momento solenne
Dal palco il lettore annuncia i Misteri Gloriosi, poi legge il Vangelo tratto da Luca. Il cardinale Re prosegue con la prima parte del Padre Nostro e l’assemblea lo segue. Le preghiere dell’Ave Maria si elevano dalla piazza, sulla quale veglia l’icona di Maria Madre della Chiesa. Tutta l’assemblea intona il Gloria al Padre, come anche le litanie e il Salve Regina conclusivo.
Re termina l’orazione chiedendo a Dio di concedere sempre ai fedeli “la salute del corpo e dello spirito” e invoca “la gloriosa intercessione di Maria Santissima, sempre Vergine” perché ci salvi dai “mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine”. Infine viene cantata la preghiera Oremus pro Pontifice, perché Dio possa a donare a Francesco “vita e salute” e “lo renda felice sulla terra e lo preservi da ogni male”.