Nevianonline.it
Sito ufficiale della Parrocchia Matrice San Michele Arcangelo. Neviano Lecce.

Poveri, cerimoniale, ordine dei posti, liturgia: guida ai funerali del Papa


Il funerale di un Papa si compone di molti elementi. Il centro di tutto è, ovviamente, la Messa esequiale – che, a parte alcuni riti peculiari, è molto simile a quella di ogni battezzato, come lo stesso Francesco ha sottolineato semplificandone in parte il rituale – che si svolge all’interno di una cerimonia che va organizzata seguendo un complesso e antichissimo protocollo e tenendo conto anche dell’attualità visto che sono presenti 130 delegazioni straniere con Capi di Stato e di governo, molti dei quali hanno rapporti conflittuali se non proprio ostili tra di loro. Infine, alcuni riti del funerale di papa Francesco sottolineano aspetti importanti del suo ministero come l’attenzione ai poveri e agli ultimi. Vediamo quali sono i punti salienti. 

LITURGIA – A celebrare la Messa è il Decano del collegio dei cardinali, Giovanni Battista Re (nel 2005 era Ratzinger, che fu poi eletto; nel 2013, Angelo Sodano). La celebrazione eucaristica si svolge in piazza San Pietro. Il feretro, chiuso venerdì sera con una cerimonia presieduta dal camerlengo Farrell, è posto a terra, davanti all’altare. 

La celebrazione comincia con l’Eterno riposo. La prima lettura è tratta dagli Atti degli Apostoli ed è il brano in cui Pietro racconta di quello che è avvenuto in Giudea, ossia la Passione, morte e risurrezione di Cristo. La seconda è un brano della Lettera di San Paolo ai Filippesi mentre il Vangelo, un brano di Giovanni, racconta dell’apparizione di Gesù risorto ai suoi discepoli, che mangiano insieme con lui, prima che Gesù chieda per tre volte a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». E Pietro risponde: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gesù allora gli dice: «Pasci i miei agnelli». Tutte le letture sottolineano il fatto che siamo nell’Ottava di Pasqua e richiamano il ministero del Papa, che è appunto successore di Pietro e vescovo di Roma.

La Messa prosegue con l’omelia, la preghiera dei fedeli in varie lingue, la liturgia eucaristica con la comunione per arrivare alla fine con il rito dell’ultima Commendatio e valedictio, con il quale si raccomanda a Dio l’anima del defunto e che inizia con questa preghiera: «Fratelli e sorelle carissimi, affidiamo alla soavissima misericordia di Dio l’anima del nostro Papa Francesco, Vescovo della Chiesa cattolica, che confermò i fratelli nella fede della risurrezione». Il rito prosegue con due suppliche solenni: quella della Chiesa di Roma, di cui il Papa è vescovo, che si compone delle Litanie dei santi cantate in latino alle quali si risponde “Pregate per lui” e si conclude con la preghiera del Vicario del Papa per la diocesi di Roma, il cardinale Baldassarre Reina. 

La seconda supplica, particolarmente solenne, è quella delle chiese orientali i cui Patriarchi e arcivescovi maggiori si recano presso il feretro, rivolti verso l’altare e recitano in greco una preghiera tratta dalla liturgia bizantina dei defunti e che inizia così: «Dona il riposo all’anima del tuo Servo, o Dio salvatore, insieme con le anime dei giusti, conducila alla vita beata presso di te, amico degli uomini. Conduci nel luogo del tuo riposo, Signore, dove riposano i tuoi Santi, anche l’anima del tuo Servo, perché tu solo sei immortale». Alla fine uno dei patriarchi orientali incensa il feretro e conclude la supplica. Il momento successivo vede l’aspersione con l’acqua benedetta, in ricordo del Battesimo, e l’incensazione del feretro da parte del celebrante e si conclude con la preghiera finale: «Padre clementissimo, affidiamo alla tua misericordia il nostro Papa Francesco che tu hai costituito successore di Pietro e Pastore della Chiesa, annunciatore intrepido della tua Parola e fedele dispensatore dei divini misteri». Subito dopo viene cantato il Magnificat, in latino e a cori alterni. È il canto finale. Il feretro viene portato nella Basilica di San Pietro da dove partirà in corteo per la tumulazione nella Basilica di Santa Maria Maggiore, il luogo scelto da Bergoglio. 

ORDINE E DISPOSIZIONE DEI POSTI – Guardando la Basilica, a sinistra siedono i cardinali e i vescovi che concelebrano la Messa insieme al cardinale Decano. Le autorità, invece, siedono a destra secondo un ordine prestabilito

In prima fila le autorità di Italia (il presidente della Repubblica Mattarella accompagnato dalla figlia Laura, la premier Giorgia Meloni che trovandosi in territorio estero durante i funerali precede il presidente del Senato, Ignazio La Russa) e Argentina, paese d’origine del Pontefice, che sarà rappresentato dal presidente Javier Milei. Poi seguono i membri delle case reali cattoliche, poi quelle non cattoliche e poi i rappresentanti dei governi delle altre nazioni, disposti appunto in ordine di importanza decrescente del capo delegazione. A parità di rango, l’ordine seguito è quello alfabetico ma facendo riferimento alla lingua francese, che il Vaticano riconosce come la lingua della formalità e diplomazia internazionale. Si parte dai paesi rappresentati da un capo di Stato, poi da un capo di governo, da un ministro e infine da un ambasciatore.



TRUMP E ZELENSKY LONTANI – Gli Stati Uniti in francese sono États-Unis, quindi l’iniziale è la lettera E. Ciò significa che il presidente americano Donald Trump, tra i primi ad annunciare la sua presenza con la moglie Melania alle esequie, potrebbe sedere tra due Stati africani: Eswatini ed Etiopia. Molto vicino dovrebbe essere il posto riservato al presidente francese Emmanuel Macron. 

L’ucraino Volodymyr Zelensky invece dovrebbe trovarsi molto lontano dal presidente americano. Zelensky ha però già fatto sapere di aver chiesto un incontro al capo della Casa Bianca a margine della cerimonia, dopo il fallimentare faccia a faccia di Washington di qualche settimana fa. Per la Germania hanno confermato la loro presenza il presidente Frank-Walter Steinmeier con il cancelliere uscente Olaf Scholz che dovrebbero trovarsi anche loro non troppo distanti da Macron. 

GLI ASSENTI – Il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha fatto le condoglianze ufficiali dopo tre giorni dalla morte del Pontefice, hanno fatto sapere che non saranno presenti ai funerali. Il presidente israeliano, ricercato dalla Corte penale internazionale, era in aperto scontro con papa Francesco per le sue posizioni sulla guerra a Gaza. Al posto di Putin ci sarà la ministra della cultura russa Olga Lyubimova mentre Israele sarà rappresentato dall’ambasciatore presso la Santa Sede Yaron Sideman. 

La Cina non ha ancora annunciato una propria delegazione ai funerali, mentre il presidente di Taiwan (con il quale la Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici, con disappunto della Cina) William Lai ha rinunciato a favore dell’ex vicepresidente, il cattolico Chen Chien-jen.

I REALI – Il Regno Unito è rappresentato, secondo tradizione, dall’erede al trono, il principe William, e dal premier Keir Starmer. Come detto, essendo una casa reale non cattolica, dovrebbero sedere sulla destra dietro a il re di Spagna Felipe con la regina Letizia, accompagnati da tre ministri ma senza il premier Pedro Sanchez e ai reali del Belgio, Filippo e Matilde, con il primo ministro Bart De Wever. In quell’area dovrebbero esserci anche re Carlo XVI Gustavo di Svezia con la consorte Silvia e il premier Ulf Kristersson; il principe ereditario Haakon di Norvegia con la principessa Mette-Marit; e il principe Alberto di Monaco con la moglie Charlène. Hanno annunciato forfait, invece, i reali olandesi, Guglielmo Alessandro e Maxima, per la concomitanza della data con il Giorno del Re che celebra il compleanno del sovrano. La Regina, al contrario dei suoi sudditi a maggioranza protestante, è cattolica e argentina. 

LE ISTITUZIONI MONDIALI – In piazza San Pietro ci sarà anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, mentre dal Cairo è attesa una delegazione di alto livello di Al-Azhar, la più importante istituzione islamica sunnita al mondo. Non è escluso che a rappresentarla sia proprio il grande imam sceicco Ahmed el Tayyeb che in un messaggio di cordoglio ha ricordato «il nostro caro amico Papa Francesco che ha dedicato la sua vita al servizio dell’umanità».




DRESS CODE PER GLI UOMINI – Il protocollo della Santa Sede prevede, ovviamente, un dress code per tutte le cerimonie che riguardano il Pontefice (incontro, udienza privata…), a maggior ragione ci sono regole precise per le autorità che partecipano ai funerali. Per gli uomini è d’obbligo un abito da giorno nero con cravatta lunga dello stesso colore e camicia bianca. Sono ammessi, anche se non preferiti, altri colori purché siano scuri, come il grigio e il blu, ma difficilmente gli uomini che presenzieranno alle esequie indosseranno un colore diverso dal nero. Non ci sono deroghe, invece, per la cravatta, che deve essere obbligatoriamente nera. Dello stesso colore devono essere le scarpe, le calze (lunghe), l’eventuale soprabito e ombrello. Sul bavero, a sinistra, è ammesso un bottone nero o, in alternativa, le onorificenze vaticane. Nessun altro elemento può adornare la giacca. Anche gli accessori, come anelli, bracciali e orologi, devono essere discreti. 

DRESS CODE PER LE DONNE – Alle donne è richiesto l’abito nero o, in alternativa, un tailleur dello stesso colore. Se si indossa un abito o una gonna, l’orlo deve arrivare almeno sotto il ginocchio. Le scarpe devono essere nere e chiuse, con tacco non alto e, possibilmente, in caso si indossi una gonna o un abito si richiede l’utilizzo di calze nere e velate. Le maniche di giacche o abiti devono essere almeno a tre quarti, preferibilmente lunghe. Tradizionalmente, il galateo suggerisce anche l’utilizzo di un velo nero per coprire il capo, solitamente in pizzo, che è appropriato ma non obbligatorio. La borsa dev’essere nera e di piccole dimensioni ed è preferibile, anche se non obbligatorio, indossare i guanti dello stesso colore. Gli unici gioielli che sono ammessi ai funerali di un Papa sono rappresentati da un filo di perle come collana. Il trucco dev’essere leggero e sobrio. Per le principesse e le regine cattoliche, durante i funerali, è sospeso il “privilegio del bianco” che, di norma, vale durante le visite ufficiali per le esponenti di case reali come quelle di Spagna, Lussemburgo, Monaco e Belgio, le uniche che possono presentarsi al cospetto del Pontefice con il velo bianco al posto di quello nero.

POVERI – Una delle novità che caratterizza il funerale di papa Francesco è la presenza di una delegazione “speciale”: i poveri, da lui tanto amati e prediletti e che ha incontrato in tutti i suoi viaggi apostolici e nelle udienza tenute in Vaticano e per i quali ha istituito una Giornata mondiale ad hoc. Saranno circa una quarantina, ognuno di loro avrà una rosa bianca in mano. Il Papa troverà ad aspettarli sui gradini di Santa Maria Maggiore. Si tratta di senza fissa dimora, detenuti, persone transgender, migranti, detenuti (che riceveranno un permesso speciale per poter uscire), da sempre al centro del magistero del Pontefice argentino. La notizia è stata annunciata dalla Sala stampa vaticana così: «I poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio, così anche nel cuore e nel magistero del Santo Padre, che aveva scelto il nome Francesco per mai dimenticarsi di loro». L’idea è nata dopo un contatto tra il vescovo vicario di Roma e delegato per le le opere di carità, Benoni Ambarus, e il maestro delle Celebrazioni Liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli, per «provare a valorizzare la presenza ai funerali o in qualche modo delle persone povere», ha detto Ambarus ai media vaticani. Si è scelta allora «una rappresentanza delle varie categorie di persone fragili, poveri, tra persone senza dimora, migranti, detenuti o ex detenuti o famiglie povere. Idealmente è come se tutto il suo popolo prediletto lo accompagnasse negli ultimi passi». 

CORTEO – Un’altra novità di questo funerale è la sepoltura fuori dal Vaticano. Al termine delle esequie, la bara di papa Francesco viene collocata su un carro funebre che percorrerà i sei chilometri di distanza da San Pietro alla Basilica di Santa Maria Maggiore «a passo d’uomo» come ha comunicato il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni. Sarà dunque possibile ancora per migliaia di persone che non avranno trovato posto in piazza San Pietro, dare il loro ultimo saluto a papa Francesco dietro le transenne che saranno dislocate lungo il percorso. 

L’ultimo atto sarà in Santa Maria Maggiore dove è stata allestita la tomba di papa Francesco tra la Cappella Paolina (dove è custodita la Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza, sul lato sinistro della Basilica papale. La tumulazione non sarà un rito pubblico, ma prevede un momento di preghiera e alcuni atti ufficiali come l’imprimere i sigilli del camerlengo, della Prefettura della Casa Pontificia e dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche e del Capitolo liberiano sulla bara. Quindi la bara sarà collocata nella tomba, di marmo, semplice con la scritta Franciscus. Sarà l’atto finale di questo lungo e commosso addio a Francesco, il Papa “venuto dalla fine del mondo” che ha scelto di riposare all’ombra della Vergine Maria.





Dal sito Famiglia Cristiana

Visualizzazioni: 1
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito web usa i cookies per migliorare la vostra esperienza di navigazione. Daremo per scontato che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'iscrizione se lo desideri. Accetto Leggi altro

Privacy & Cookies Policy