Non si risparmia papa Francesco. Nonostante la pioggia e la caduta che gli ha provocato un vistoso ematoma al volto non rinuncia al consueto omaggio all’Immacolata in piazza di Spagna. Lo fa ricordando i tanti cantieri aperti per il Giubileo, «che sarà un messaggio di speranza per l’umanità provata dalle crisi e dalle guerre». Cantieri che, dice Francesco rivolgendosi direttamente alla Madonna, «tu lo sai, provoca non pochi disagi, eppure è segno che Roma è viva, si rinnova, cerca di adattarsi alle esigenze, per essere più accogliente e più funzionale». Chiede di pregare «per il sindaco di Roma, che ha tanto da fare» e, soprattutto, sprona a «non dimenticate i cantieri dell’anima! Il vero Giubileo non è fuori, è dentro: dentro di voi, dentro i cuori, dentro le relazioni famigliari e sociali. È dentro che bisogna lavorare per preparare la strada al Signore che viene». E, nella preghiera che il Pontefice dedica all’Immacolata, non manca di ringraziarla perché a lei siamo affidati. «Questa tua raccomandazione ci fa bene, ne abbiamo tanto bisogno, perché, senza volerlo, rischiamo di essere presi totalmente dall’organizzazione, dalle cose da fare, e allora la grazia dell’Anno Santo, che è tempo di rinascita spirituale, di perdono e di liberazione sociale, questa grazia giubilare viene soffocata». Sicuramente, continua, «tu fosti presente nella sinagoga di Nazaret quel giorno in cui Gesù per la prima volta predicò alla gente del suo paese. Lesse dal rotolo del profeta Isaia: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore”». Quel giorno, «tu eri lì, in mezzo alla gente stupita. Eri fiera di Lui, del Figlio tuo, e nello stesso tempo presagivi il dramma della chiusura e dell’invidia, che genera violenza. Questo dramma tu l’hai attraversato e sempre lo attraversi, col tuo cuore immacolato ricolmo dell’amore del Cuore di Cristo. E anche oggi, Maria, ci ripeti: “Ascoltate Lui! Ascoltatelo, e fate quello che vi dice”». Per questo, conclude, «grazie perché ancora, in questo tempo povero di speranza, ci doni Gesù, nostra Speranza!».