Dopo l’annuncio della morte, avvenuta alle 7.35 di lunedì mattina, da tutto il mondo arrivano attestazioni di cordoglio mentre in piazza San Pietro continuano ad affluire migliaia di persone per pregare per il Papa defunto.
Un Pontefice che ha conquistato credenti e non credenti. Un Papa “riformista” nel segno dell’attenzione agli ultimi secondo le Beatitudini che lui stesos ha più volte indicato come la bussola da seguire.
Nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires da una famiglia di immigrati italiani, Jorge Mario Bergoglio era il primogenito di cinque figli. Suo padre, Mario, era un impiegato delle ferrovie, e sua madre, Regina Sívori, era una casalinga.
Cresciuto in un ambiente umile, sviluppò presto un interesse per la fede e le scienze, laureandosi in chimica nel 1958.
A 21 anni, dopo una grave polmonite, decise di entrare nel seminario dei Gesuiti. Nel 1958 iniziò il noviziato nella Compagnia di Gesù, distinguendosi per l’intelletto e la spiritualità.
Studiò filosofia e teologia, e insegnò letteratura e psicologia in Cile e Argentina. Ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969, proseguì la formazione spirituale in Spagna.
Negli anni ’70 divenne Provinciale dei Gesuiti in Argentina, guidando l’ordine durante la dittatura militare (1976-1983). Pur criticato da alcuni per il suo ruolo in quel periodo, testimoni riportano il suo impegno nel proteggere perseguitati. Nel 1992 fu nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires, diventando arcivescovo nel 1998.
Creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 2001, si distinse per la vicinanza ai poveri e la critica al neoliberismo.
Il 13 marzo 2013, dopo le dimissioni di Benedetto XVI, fu eletto papa, primo gesuita e primo latinoamericano. Scelse il nome Francesco, ispirandosi a San Francesco d’Assisi per promuovere umiltà e cura del creato.
Francesco ha focalizzato il suo ministero su giustizia sociale, ecologia e riforma della Curia. Le encicliche Laudato Si’ (2015) e Fratelli Tutti (2020) affrontano crisi ambientale e fraternità universale. Ha istituito la Commissione per la Protezione dei Minori e riformato la finanza vaticana, promuovendo trasparenza.
Aperto al dialogo interreligioso, ha incontrato leader musulmani, ebrei e ortodossi. Pur mantenendo la dottrina tradizionale su temi come l’aborto e il matrimonio gay, invita ha sempre avuto un approccio pastorale inclusivo ricordando più volte che nella Chiesa c’è «posto per tutti, tutti , tutti».
Nonostante problemi di salute ha continuato a viaggiare, anche in sedie a rotelle, intervenendo su migrazioni, guerre e disuguaglianze. Un pontefice che ha incarnato la “rivoluzione del Vangelo” unendo tradizione e modernità, insistendo su una Chiesa “in uscita”, al servizio degli ultimi.
La sua enfasi sulla misericordia e l’ecologia integrale lo hanno reso una figura chiave nel dibattito globale.