Prosegue senza tregua l’offensiva israeliana. Intanto, resta caldo il fronte del Libano, ma Hezbollah apre alla possibilità di una fine delle ostilità, qualora Israele attuasse un cessate il fuoco
Paola Simonetti – Città del Vaticano
Altri civili sono rimasti vittime degli intensi raid aerei israeliani che hanno colpito interi quartieri a Gaza: almeno 7 i morti in due diversi attacchi. È stata una notte di sangue anche in Cisgiordania, dove un bombardamento dell’esercito israeliano ha preso di mira il campo profughi di Nur Shams vicino Tulkarem, 4 le vittime di una età compresa tra i 20 e i 25 anni.
L’offensiva di Israele contro il Libano
E mentre è in corso l’evacuazione dei civili da Khan Younis ordinata dalle forze israeliane, resta caldo il fronte del Libano: l’esercito israeliano ha colpito, oltreconfine, basi di Hezbollah. Lo scambio di fuoco dunque prosegue. Israele ha condotto esercitazioni per simulare un‘offensiva all’interno del Paese.
La proposta di tregua da Hezbollah
Il numero due del gruppo islamico sciita libanese, lo sceicco Naim Kassem, ha intanto inviato un chiaro messaggio a Israele: “Se farà tacere le armi a Gaza cesseremo le ostilità senza alcuna discussione”. Ma, ha aggiunto Kassem, se invece lancerà un’offensiva su larga scala non potrà aspettarsi che la risposta resti circoscritta”.
