Esperti internazionali riuniti a Roma l’11 e il 12 aprile per affrontare le radici e le sfide della migrazione globale di oggi, alla luce della necessità di un approccio etico e legale a una crisi segnata da disuguaglianze, cambiamenti climatici e spostamenti forzati
Vatican News
Oltre 281 milioni di persone nel mondo vivono al di fuori del loro Paese di nascita, ma mentre milioni di immigrati, i loro Paesi di origine e i Paesi ospitanti hanno tratto beneficio dalla migrazione, questo stesso tema è divenuto una questione molto critica e delicata in molti altri luoghi del mondo soprattutto nel ‘nord globale’. È così che la Loyola University Chicago e la Pontificia Università Gregoriana di Roma descrivono l’evento dell’11 e 12 aprile, sul tema “Migrazioni globali e Stato di diritto”, nella sede dell’Ateneo pontificio.
Una conferenza che “esplora le cause storiche della crisi migratoria – si legge ancora in una nota informativa – l’inasprimento dei fattori di stress contemporanei e le sfide per ridefinire i principi dello Stato di diritto con un efficace controllo delle migrazioni, guidati dal richiamo di Papa Francesco a quanto si legge nella Bibbia, ’Non farai torto allo straniero e non lo opprimerai””. Tra i relatori della conferenza figurano personale accademico della Loyola Chicago e della Gregoriana, oltre a Emilce Cuda, segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina.