Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha esortato Hamas a liberare tutti gli ostaggi e consegnarli a Israele. Intanto nella Striscia di Gaza nuove vittime in un attacco a Yaffa, mentre un adolescente di 12 anni è stato ucciso in Cisgiordania
Roberta Barbi – Città del Vaticano
“Consegnate tutti gli ostaggi a Israele e ponete fine alla questione”: è chiaro il messaggio lanciato da Abu Mazen, presidente dell’Autorità nazionale palestinese ad Hamas, cui chiede anche di lasciare il governo della Striscia. “Stiamo affrontando pericoli che potrebbero portare a una nuova Nakba (l’esodo forzato della popolazione palestinese ndr)”, ha detto, spiegando che Hamas ha dato a Israele il pretesto per distruggere Gaza.
Gli attacchi israeliani nei territori
Intanto, sul terreno, non si fermano le operazioni: nell’attacco israeliano di ieri sulla scuola di Yaffa, a Gaza City, che ospita sfollati, sono rimaste uccise almeno sei persone: secondo le forse di difesa israeliane, la struttura ospitava agenti di Hamas e della jihad islamica che stavano pianificando attacchi contro Israele. Sempre l’idf riferisce di aver eliminato la scorsa settimana in Libano oltre 40 infrastrutture legate a Hezbollah, mentre un ragazzino palestinese di 12 anni è morto dopo essere stato colpito da proiettili delle forze israeliane a Yamoun, nella Cisgiordania settentrionale.
L’attacco dei ribelli Houthi
È stato rivendicato dai ribelli Houthi dello Yemen, il lancio di un missile balistico ipersonico verso quello che hanno definito un obiettivo militare nella città di Haifa, nel nord di Israele, poi intercettato dalle forze di difesa israeliane. Della stessa matrice anche il lancio di un drone verso un “obiettivo vitale” a Giaffa.