Via libera della commissione Giustizia del Senato al disegno di legge che introduce il reato universale di maternità surrogata. Concluso l’esame degli emendamenti e le dichiarazioni di voto, i gruppi hanno dato il mandato al relatore per l’approdo in Aula. A favore il centrodestra, contrarie tutte le opposizioni. Il provvedimento, che porta la firma di Fratelli d’Italia ed è stato fortemente voluto dalla stessa premier Giorgia Meloni, era stato approvato alla Camera il 26 luglio 2023. Se la proposta completasse l’iter e divenisse legge, significherebbe che anche all’estero verrebbe applicata la legge italiana e non sarebbe più possibile ricorrere alle pratiche previste nemmeno all’estero per i cittadini italiani. La legge non ha effetti retroattivi. Alla conclusione dell’esame di tutti gli emendamenti, la commissione ha dato il suo ok alla relatrice, l’onorevole Susanna Campione, di riferire in Aula. Ora il tutto dovrà essere calendarizzato ma il primo passaggio è stato compiuto.
La maternità surrogata, secondo Augusta Montaruli, di Fratelli d’Italia, è «una pratica indegna, che trasforma il corpo delle donne e la procreazione di bambini come merce da vendere al miglior offerente. Tutto questo è oltremodo abominevole e nulla c’entra con la libertà di essere genitore o di fare del proprio corpo ciò che si desidera. Tale business, che diventa sempre più di moda e in voga nel mondo, bandito in Italia, deve essere assolutamente condannato. Questo provvedimento, che aveva incassato l’ok già alla Camera, è la bandiera che Fratelli d’Italia, sotto l’egida di Giorgia Meloni, sventola con orgoglio perché è la vittoria della vera libertà e civiltà», dichiara Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Contrarie le opposizioni. «E’ francamente inaccettabile che si facciano le corse per approvare in commissione un provvedimento che non è neanche calendarizzato per l’Aula e ci sia il totale silenzio, da parte dei presidenti di commissione, sul fine vita che invece è in calendario per l’aula il 17 settembre. Su quel disegno di legge non si fa niente, non sono state convocate le commissioni mentre si obbliga la commissione Giustizia a lavorare a tappe forzate per chiudere un provvedimento, quello sulla maternità surrogata, che ha carattere ideologico e interessa alla maggioranza». Così il senatore del Pd, Alfredo Bazoli.
«L’approvazione in Commissione Giustizia del Senato del disegno di legge che prevede il reato universale per la pratica dell’utero in affitto è una buona notizia, un passo avanti nella tutela delle donne e nella riaffermazione di principi fondamentali come il rispetto della vita. Grazie ai colleghi parlamentari che hanno approvato il testo», ha commentato anche Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e prima firmataria del disegno di legge. «Col passaggio in Aula per l’approvazione definitiva – ha proseguito – il nostro Stato ribadirà il proprio “no” a una pratica disumana che rischia di trasformare la vita in qualcosa di commerciabile, come se fosse una merce come un’altra. Tutto questo, per il capriccio di qualche benestante disposto a sfruttare il corpo di donne bisognose di denaro. Finché ci saremo noi tutto questo sarà condannato.