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“La speranza cura”, a Roma un convegno sulle cure palliative


In occasione del Giubileo degli Ammalati e del Mondo Sanitario, domani 4 aprile, nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassa, si terrà un evento per i quindici anni dall’entrata in vigore della legge n. 38 del 2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore. Numerosi relatori del mondo accademico, medico e politico “per mettere al centro la speranza come fattore di cura nella malattia inguaribile”

Vatican News

Nel prestigioso Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassa, si terrà domani 4 aprile, alle ore 15, il convegno La speranza cura. Quale diritto nella malattia inguaribile?. Un’occasione di riflessione e approfondimento in occasione dei quindici anni dall’entrata in vigore della legge n. 38 del 2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore, nell’ambito del Giubileo degli Ammalati e del Mondo Sanitario che si celebra in questo fine settimana a Roma. Numerosi i relatori tra medici, psicologi, avvocati, docenti di Diritto costituzionale, rappresentanti della Università Europea di Roma, del Campus Bio Medico e dell’Ospedale Bambino Gesù, si avvicenderanno nei loro interventi tutti volti a “mettere al centro la speranza come fattore di cura nella malattia inguaribile”.

L’invito del Papa

A ispirare l’incontro, che vuole evidenziare l’importanza dell’effettiva offerta di cure palliative precoci nella malattia inguaribile, a garanzia della dignità del paziente, è l’invito di Papa Francesco contenuto nella bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit: la cura è “un inno alla dignità umana, un canto di speranza che richiede la coralità della società intera”.

I bisogni spirituali del paziente

Gli sviluppi della scienza medica e della tecnologia hanno consentito il raggiungimento di importanti traguardi, prima impensabili, offrendo nuove possibilità di cura per molte patologie. Oggi, però, l’eccessivo “tecnologismo” della medicina sembra alle volte perdere di vista l’umanità che caratterizza l’arte medica. Si dimenticano, alle volte, i bisogni spirituali del paziente, che si manifestano nella malattia inguaribile come sofferenza psico-esistenziale, soprattutto nella fase avanzata. La cura della persona passa, così, dal riconoscimento della malattia come evento clinico ma anche esistenziale, che riguarda tutto l’uomo.

Prospettiva multidisciplinare

In tale orizzonte è da riscoprire il valore delle cure palliative, che si manifesta, in particolare, nell’aspetto olistico della cura, nella presa in carico del dolore “totale” del paziente – nella dimensione fisica, psicologica, esistenziale, sociale -, nell’intervento precoce ma anche nel sostegno offerto al caregiver e agli stessi operatori sanitari. Un concetto chiave nella medicina palliativa, da riscoprire, è anche la speranza. Il convegno analizzerà questi aspetti in una prospettiva multidisciplinare, che parte da quelli etici e medici per arrivare a quelli psico-esistenziali e giuridici, collegati alla concreta applicazione della legge n. 38 del 2010, una legge considerata tra le più avanzate in Europa, ma ancora non pienamente attuata.

Ancora carente l’offerta di cure

Dopo quindici anni dall’entrata in vigore della normativa è ancora carente l’offerta di cure, vi è una grave disuguaglianza territoriale, manca l’informazione, la ricerca e la formazione sul tema, manca il sostegno psicologico e sociale al paziente e al caregiver, sono pochissimi in tutta Italia i Centri di Cure Palliative Pediatriche. Oggi, pertanto, lo sviluppo delle Reti previste dalla legge del 2010 dovrebbe rappresentare una priorità per le politiche sanitarie.

 



Dal sito Vatican News

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