Nello stile di Francesco, ieri il cardinale elemosiniere, che si trova nel Paese dell’est per consegnare le quattro ambulanze donate dal Pontefice, ha ricevuto a sorpresa la sua telefonata. “Ha salutato e benedetto tutti, era di buonumore”
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Una battuta del Papa che mostra ancora una volta come in un periodo di convalescenza lui non perda il buonumore. È quanto racconta, in un messaggio ai media vaticani, il cardinale Konrad Krajewski da giorni in Ucraina dove si è recato per la decima volta dall’inizio della guerra. L’elemosiniere ha ricevuto una telefonata di Francesco al termine di una mattinata impegnativa a Zaporizhzhia, nella quale ha distribuito aiuti alimentari, consegnato i farmaci e le ambulanze donate dal Papa.
Una telefonata che rincuora
È stata una chiamata arrivata a sorpresa da parte del Santo Padre – racconta il cardinale – voleva sapere come stava andando la missione in Ucraina. Mi ha detto di salutare tutti e ha dato la sua benedizione. Gli ho risposto che fa molto freddo e lui, che è di buonumore, ha aggiunto: ‘Tu sai come riscaldarti’”. Krajewski sorride mentre racconta l’aneddoto e aggiunge che la telefonata ha fatto subito effetto, scaldando i cuori di tutti.
Il calore degli ucraini
Il porporato si sofferma poi sugli impegni avuti, ricordando la fila di poveri che dalle 5 di mattina ha atteso la distribuzione di viveri iniziata ben 4 ore dopo, a dimostrazione delle grandi difficoltà che vive la popolazione locale. “È stato un incontro molto significativo – aggiunge – negli occhi di quelle persone ho visto speranza, amore e nonostante il freddo ringraziavano con calore, sperano che tutto questo disastro finisca presto”. A seguire l’incontro con i responsabili della sanità locale di Zaporizhzhia che hanno preso in consegna le ambulanze. “Abbiamo tolto le targhe vaticane, si sono stupiti di quanto fossero attrezzate e sono partite per i luoghi dove c’è più necessità”.
Il dono dei farmaci
Il cardinale Krajewski ci tiene poi a sottolineare il grande apporto ricevuto da varie strutture nella raccolta dei farmaci destinati all’Ucraina. “Le medicine – spiega – sono state prese principalmente a Napoli dove oltre alla tradizione del caffè sospeso c’è anche quella del farmaco sospeso in un centinaio di farmacie. Una raccolta per un valore di circa duecentomila euro. Ci hanno detto qui che le medicine sono un grande aiuto”. I farmaci sono stati anche offerti gratuitamente dalla Farmacia Vaticana e dal Policlinico Gemelli che ha donato medicine per il primo soccorso”. Da un piccolo gesto è nata una grande ondata di generosità e solidarietà per il martoriato popolo ucraino che da tre anni vive in forte sofferenza a causa della guerra.