Nel 1990, su commissione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa (INDA), sulla base degli esemplari in terracotta conservati al Museo archeologico eoliano di Lipari, Giancarlo Santelli, attore e artista del teatro, realizzò otto maschere. Non si tratta di semplici copie di modelli antichi, ma di autentiche “macchine teatrali”, progettate con cura per assicurare agli attori libertà di movimento e un’adeguata amplificazione della voce.
Questi capolavori di sapiente artigianato sono esposti fino al 13 maggio a Bari presso la Libreria Svoltastorie (via Volta, 37) nella mostra intitolata “Onomasticon – Giancarlo Santelli e il teatro antico”. La mostra prende il nome da un’opera del II secolo d.C., l’Onomasticon di Giulio Polluce. Una sorta di enciclopedia scritta in greco antico, che nel “libro IV” elenca e descrive le maschere teatrali dell’epoca.
Giancarlo Santelli (nome d’arte di Giovanni Prisciantelli), nato a Santeramo in Colle nel 1944 e morto a Monterotondo nel 2020, ha realizzato maschere per il teatro di Eduardo De Filippo e Roberto De Simone e per il cinema di Ettore Scola. Le sue creazioni sono state indossate in scena, tra i tanti, da Eduardo, Gigi Proietti, Massimo Troisi, Massimo Ranieri. Negli ultimi trent’anni della sua carriera, Santelli si è dedicato a restituire alla scena le maschere del mondo antico, rimodellate con spirito contemporaneo e accuratezza storica, sulla base di sculture, pitture, mosaici e altre testimonianze dell’arte scenica antica.
Oltre alle otto maschere da commedia ce n’è una da tragedia. Fu realizzata per l’Agamennone che Roberto De Simone (recentemente scomparso) diresse a Siracusa nel 1995. De Simone disse che le maschere di Santelli sono “di rara efficacia teatrale, conservando quella animalità e quella forza che si ritrovano nelle autentiche maschere dei carnevali popolari”.
La proposta culturale nasce dalla collaborazione tra la Libreria Svoltastorie di Bari e l’Associazione culturale “Giancarlo Santelli”, con il patrocinio dei Comuni di Bari e Santeramo in Colle e di Puglia Culture. Fino al 13 maggio 2025 il programma della mostra include lezioni, incontri di studio ed eventi teatrali a Bari e a Santeramo in Colle. Gli eventi saranno realizzati in collaborazione con l’associazione Poesia in Azione e la compagnia teatrale La Mansarda Teatro dell’Orco di Caserta.