Anche quest’anno le volontarie e i volontari di Poste Italiane hanno coadiuvato l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) che è scesa in piazza per l’iniziativa “La mela di Aism”, giunta alla sua 30ª edizione. Il 4, 5 e 6 ottobre scorsi, infatti, 14 mila dipendenti hanno distribuito in oltre 5 mila piazze di tutt’Italia sacchetti pieni di mele in cambio di una donazione minima di 10 euro per sostenere la ricerca scientifica su questa malattia e le altre patologie correlate.
Il contributo di Poste Italiane, che per il secondo anno consecutivo ha affiancato l’Aism in questa iniziativa, nasce dall’attivazione di un modello di volontariato aziendale con lo scopo di implementare azioni solidali verso la collettività, attraverso la collaborazione con enti no profit del territorio e il coinvolgimento dei dipendenti, incoraggiati a dare, fuori dall’orario di lavoro, risposte concrete ai bisogni della comunità. Una scelta etica che conferma l’impegno dell’azienda a sostegno di tante iniziative, sia a livello nazionale sia locale,grazie all’apporto del personale che ha scelto di far parte della community di volontari, a cui è possibile accedere registrandosi sul portale “Volontariato d’impresa di Poste” e indicando il settore di proprio interesse.
Per implementare questa importante attività, Poste Italiane si avvale del supporto di un tavolo di confronto permanente col Forum nazionale del Terzo settore per individuare i progetti, e le relative strategie, su cui mettere in campo la propria rete di volontari. Va sottolineato che questo modello di volontariato d’impresa, inaugurato lo scorso anno con la campagna “Faccio bene”, apporta numerosi benefici all’azienda, a cominciare dal consolidamento della reputazione in termini di sostenibilità e responsabilità sociale.
Ora che il 2024 è agli sgoccioli, il gruppo è pronto ad affrontare il nuovo anno con un piano di rilancio dell’attività di volontariato aziendale che metterà al centro le persone delle aree territoriali di Poste Italiane, individuandone i referenti che raccoglieranno dai colleghi le informazioni sui progetti in corso d’opera e le nuove proposte.
Tutto questo, oltre a consentire all’impresa di tracciare un bilancio dei risultati raggiunti e degli obiettivi futuri, è anche un segnale tangibile di come Poste Italiane punti a essere sempre più vicina alle esigenze della comunità. Inoltre, permetterà di aprire un confronto diretto con le varie realtà del Paese per ricevere suggerimenti su come migliorare le iniziative già in cantiere e come rendere più efficace l’attività d’ingaggio e scouting dei volontari secondo la modalità bottom-up, partendo dalla situazione iniziale (dall’inglese bottom, punto di partenza).
Un’attività di volontariato può dirsi realmente efficace se ha raggiunto tutti i risultati prefissati. Dunque, nel 2025 ormai alle porte, Poste Italiane s’impegnerà a fondo per aumentare il numero di partecipanti alla community di volontari, favorendo la condivisione delle competenze acquisite nei rispettivi settori e incoraggiando i dipendenti a provare nuove esperienze anche in altri campi del Terzo settore.