Nevianonline.it
Sito ufficiale della Parrocchia Matrice San Michele Arcangelo. Neviano Lecce.

Il “Vaticano Tre” e la salute dei Papi: dal Gemelli a Castel Gandolfo

Davanti ai papi si sta sempre con il naso all’insù. Dall’annuncio dell’ “Habemus Papam” in poi è un continuo alzare lo sguardo verso un balcone o una finestra. Per ricevere una benedizione urbi et orbi oppure per ascoltare l’Angelus o il Regina Coeli della domenica a mezzogiorno, quando il Papa si affaccia dalla finestra del suo appartamento privato.

Poi accade che i papi si ammalano e vanno in ospedale. E allora lo sguardo si allunga fino al decimo piano del Policlinico Gemelli, dove è stata attrezzata la stanza per i ricoveri dei pontefici.

Ma è solo dal 13 maggio 1981 che la grande struttura ospedaliera realizzata nel nella zona nord ovest di Roma, a oltre 5 chilometri  dal Vaticano, è diventata “l’ospedale del Papa”. E lo divenne in una circostanza drammatica, di urgenza totale, per salvare la vita a Giovanni Paolo II, ferito dalle pallottole sparate da Ali Agca in piazza San Pietro, durante un’udienza generale, mentre l’auto scoperta del Papa si muoveva all’interno della piazza gremita di fedeli. Papa Wojtyla arrivò in ambulanza e fu subito portato in sala operatoria, dove il chirurgo calabrese Francesco Crucitti gli salvò la vita al termine di una complessa operazione chirurgica.

Un attentato alla vita del Papa e un Papa portato d’urgenza in ospedale erano due eventi inauditi. Senza andare indietro nei secoli, nel Novecento i pontefici, in caso di malattia, erano stati sempre curati all’interno del Vaticano. Pio XII morì a Castel Gandolfo. Il suo successore, Giovanni XXIII, si ammalò di un tumore allo stomaco e, come raccontò il vaticanista Benny Lai  nel suo libro   “I segreti del Vaticano. Da Pio XII a Papa Wojtyla”, ci fu un riservatissimo gran consulto dei più autorevoli chirurghi italiani dell’epoca. Papa Roncalli fu visitato in Vaticano da quattro luminari, che presero in considerazione anche l’ipotesi di un intervento chirurgico. Ma il tumore era in fase avanzata, ormai palpabile all’addome, e Giovanni XXIII morì nel suo appartamento in Vaticano, dopo una dolorosa agonia, il 3 giugno 1963.

Anche Paolo VI ebbe problemi di salute, ma non risultano suoi ricoveri in ospedale. Pare però che nel 1967, all’età di 70  anni, Montini subì un intervento  alla prostata in una sala chirurgica attrezzata per l’occasione all’interno del Vaticano. Paolo VI morì poi il 6 agosto 1978 a Castel Gandolfo, fiaccato da vari malanni e con il cuore spezzato dal dolore per l’uccisione di Aldo Moro (“Tu non hai esaudito la nostra supplica per la incolumità di Aldo Moro, di questo uomo buono, mite, saggio, innocente ed amico”, disse nell’indimenticabile cerimonia funebre senza bara in Laterano).

Il pontificato di Albino Luciani fu così breve (33 giorni, “lo spazio di un sorriso”, titolò Le Monde) che non ci fu tempo per eventuali ricoveri, anche se Giovanni Paolo I soffriva di problemi circolatori. La sua morte arrivò improvvisa, la sera tardi, mentre era nel suo letto in Vaticano. Una morte “normale” che tuttavia alimentò a lungo fantasiose ricostruzioni (compresa l’ipotesi dell’avvelenamento),  favorite anche da una comunicazione non sempre trasparente da parte della Santa Sede.

Dopo il ricovero d’urgenza nel  maggio del 1981, Giovanni Paolo II fu ricoverato altre sei volte al Policlinico Gemelli. Una volta, era il 1996, ci scherzò pure dicendo: “Il Vaticano Uno sta in piazza San Pietro, il Vaticano Due è a Castel Gandolfo, il Vaticano Tre è diventato il Policlinico Gemelli. Anni dopo, nel piazzale antistante l’ingresso del Policlinico, è stata collocata una grande statua del Papa in marmo di Carrara, realizzata dall’artista Stefano Pierotti. L’ultimo ricovero di Wojtyla al Vaticano Tre, durato 18 giorni,  fu nel marzo del 2005, quando ormai era inesorabilmente fiaccato dal Parkinson. Giovanni Paolo II tornò in Vaticano per morire nel suo appartamento, curato dai medici del Gemelli, la sera del 2 aprile.

Benedetto XVI non fu mai ricoverato al Gemelli, ma vi andò per trovare il fratello Georg. Invece anche  Papa Francesco, con gli inevitabili acciacchi dell’età (con i suoi 88 anni è fra i papi più longevi della storia), ha dovuto prendere confidenza con il “Vaticano Terzo”, come vediamo in questi giorni. Ma nel frattempo c’è anche un “Vaticano Quarto”, cioè l’ex Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina, dal 2022 Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola. Qui  Francesco non è mai stato ricoverato, ma data la vicinanza al Vaticano ci è andato diverse volte per dei veloci  controlli medici, sempre compiuti con la massima riservatezza.

 





Dal sito Famiglia Cristiana

Visualizzazioni: 1
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito web usa i cookies per migliorare la vostra esperienza di navigazione. Daremo per scontato che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'iscrizione se lo desideri. Accetto Leggi altro

Privacy & Cookies Policy