Nevianonline.it
Sito ufficiale della Parrocchia Matrice San Michele Arcangelo. Neviano Lecce.

Il Sinodo prega per le vittime di guerra, Grech: ascoltiamo chi soffre sotto le bombe


“Siamo sull’orlo dell’allargamento del conflitto”: con uno sguardo all’attualità si è aperto il saluto del segretario generale del Sinodo dei vescovi alla prima Congregazione generale dell’Assemblea, al via nel pomeriggio in Aula Paolo VI alla presenza del Papa. Il cardinale Hollerich: prima e seconda sessione differenti, prima la domande ora le azioni per focalizzare possibili traiettorie

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Prima il “bentornati” a tutti i 350 membri, da ogni parte del mondo, ritrovatisi dopo un anno ai tavoli circolari dell’Aula Paolo VI. Poi, subito, un pensiero per fratelli e sorelle oppressi dai conflitti. Il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, apre la prima congregazione generale dell’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, al via oggi, 2 ottobre, dopo la Messa in Piazza San Pietro, e rivolge uno sguardo all’attualità.

Tensione crescente per i conflitti

“Mentre celebriamo questa Assemblea, in tante parti del mondo si combattono guerre! Siamo sull’orlo di un allargamento del conflitto”, dice il porporato maltese, al tavolo con il Papa, sotto lo sguardo di una riproduzione della Salus Populi Romani. “Quante generazioni dovranno passare prima che i popoli in guerra possano tornare a ‘sedersi insieme’ e parlarsi, a edificare insieme un futuro di pace?”.

Il dono della pace

Padri e madri sinodali si stringono quindi a fratelli e sorelle presenti in aula provenienti da zone di guerra o nazioni “che vedono violate le libertà fondamentali dei popoli”. “Attraverso la loro voce possiamo ascoltare il grido e il pianto di quelli che soffrono sotto le bombe, soprattutto dei bambini, che respirano questo clima di odio”, dice Grech. “Come credenti siamo chiamati a desiderare e pregare per il dono prezioso della pace per tutti i popoli”.

Testimonianza credibile

A questa preghiera incessante va unita una “testimonianza credibile”. E la stessa Assemblea sinodale è “una testimonianza credibile”: “Il fatto che uomini e donne siano convenuti da tutte le parti della terra per ascoltare lo Spirito ascoltandosi gli uni gli altri è un segno di contraddizione per il mondo”, sottolinea il porporato. “Una Chiesa sinodale è una proposta alla società di oggi” e il discernimento è un “ponte attraverso cui credenti e non credenti possono ascoltarsi e comprendersi utilizzando una grammatica comune”, aggiunge Grech, citando Umberto Eco.

La prima congregazione generale del Sinodo alla presenza del Papa

La prima congregazione generale del Sinodo alla presenza del Papa

Non cambi strutturali, ma ascolto

Il cardinale si sofferma poi sulla missione dell’assise: “Tanti pensano che la finalità del Sinodo sia un cambiamento strutturale della Chiesa, sia la riforma”. È questa “un’ansia” che attraversa tutta la Chiesa, ma non tutti hanno “la stessa idea di riforma e delle sue priorità”. Piuttosto fondamentale è la dimensione dell’ascolto, ribadisce Grech, al centro di tutte le tappe del processo: dalla consultazione nelle Chiese locali a quella nelle Conferenze episcopali, dalle Assemblee continentali e la sessione 2023 intorno al Papa. “Così elencate, le tappe sembrano configurare un processo lineare, dove il Popolo di Dio appare solo all’inizio per dare l’illusione di prendere parte a un processo decisionale che però rimane concentrato nelle mani di pochi”, osserva il cardinale. “Se così fosse, avrebbero ragione quanti sostengono che il processo sinodale, una volta passato alla tappa del discernimento dei vescovi, ha spento ogni istanza profetica del Popolo di Dio!”.

Processo circolare

In realtà “l’universale consenso nasce dall’ascolto di tutti”. Ad ogni passaggio che fissava in un testo il discernimento in atto “abbiamo restituito alle Chiese il frutto dell’ascolto”. È stato quindi un processo circolare: “Il Sinodo è un processo che impegna tutta la Chiesa e tutti nella Chiesa, ciascuno secondo la sua funzione il suo carisma e ministero”, rimarca il cardinale. “Ci attende un lavoro intenso”, conclude, “a questa fase seguirà quella della recezione e attuazione di ciò che è maturato nel processo sinodale 2021-2024”. La conclusione non sarà “una enunciazione teorica, un Documento finale, ma la vita concreta della Chiesa”.

I contributi da tutto il mondo

A conclusione del suo intervento, accolto da un applauso generale, Grech spiega che sono 108 le sintesi nazionali preparate dalle Conferenze Episcopali di tutto il mondo giunte alla Segreteria Generale del Sinodo. Unite a queste, 9 risposte dalle Chiese orientali cattoliche, quattro dalle riunioni degli episcopati, poi le sintesi di Usg e Uisg in rappresentanza della vita consacrata. “Questo ricco materiale, insieme alle osservazioni inviate liberamente da singoli e gruppi ha costituito l’armatura portante dell’Instrumentum Laboris ora nelle nostre mani”.

La seconda sessione, non una ripetizione della prima

E proprio sui dettagli del documento, diffuso lo scorso 9 luglio, e sugli obiettivi di questa seconda sessione, parla il cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale, in una lunga relazione aperta con l’augurio che tutti i presenti possano sentirsi “accolti”. “È stato bello ritrovarci, è un segno che davvero tra di noi sono cresciute la familiarità e l’amicizia, e che l’anno trascorso non le ha cancellate”, esordisce. La seconda sessione, chiarisce subito il porporato lussemburghese, “non è una ripetizione e nemmeno una semplice prosecuzione della prima”. Sì, “siamo chiamati a fare un passo in avanti”, la gente si aspetta questo, ma bisogna anzitutto “riflettere su che cosa è diverso tra la prima e la seconda Sessione, in modo da sintonizzarci meglio con il nostro nuovo compito”.

Alcuni dei partecipanti alla seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità

Alcuni dei partecipanti alla seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità

Focalizzare possibili traiettorie

Più nel dettaglio, obiettivo della prima assemblea 2023, spiega Hollerich, era conoscersi a vicenda e “acquisire una conoscenza migliore delle Chiese da cui provengono gli altri”. In questo nuovo mese, invece, i membri del Sinodo sono chiamati a “focalizzare” lo sguardo sulle “possibili traiettorie di crescita lungo cui invitare le Chiese a camminare”. “Lo scopo è che quelle ricchezze non restino chiuse in un forziere, ma entrino nel circuito dello scambio di doni che nutre la comunione della Chiesa nel suo insieme”.

Nell’Instrumentum laboris un “distillato” del percorso di tre anni

L’Instrumentum laboris, in tal senso, offre un “distillato” (“Per chi conosce la differenza tra vino e grappa… il distillato”, scherza il cardinale) di cosa come Chiesa è stato appreso in questi tre anni. È un documento diverso rispetto al primo “perché diverso è il nostro compito”: nel precedente erano tante le domande, circa 300. Nel secondo Instrumentum invece i punti di domanda appaiono solo una decina di volte (“Mi sono preso la briga di contarle”, dice Hollerich), proprio a rimarcare il fatto che ora ci sono più quesiti ma azioni per andare “in un’unica direzione”. Nel testo-guida sono confluiti anche i risultati dell’Incontro internazionale “I parroci per il Sinodo”, del maggio 2024 in Vaticano, e i materiali prodotti da cinque Gruppi di lavoro costituiti dalla Segreteria Generale del Sinodo.

L’Instrumentum laboris, chiarisce inoltre Hollerich, “non è una bozza del Documento finale che richiede semplicemente di essere emendata, ma la raccolta dei risultati di un processo che è nostro compito discernere”. Tocca a questa Assemblea, evidenzia, “discutere quello che ha bisogno di essere approfondito e riformulato”.

La preghiera prima dei lavori

La preghiera prima dei lavori

Il dialogo e il lavoro con i Gruppi di Studio

Il cardinale del Lussemburgo recentemente visitato dal Papa indica infine i metodi di lavoro e le differenze rispetto alla precedente sessione, a cominciare dal dialogo con i dieci Gruppi di Studio istituiti dal Papa a febbraio per esaminare e approfondire precise tematiche. “Abbiamo dei compagni di strada”, sottolinea, “sono anche nostri interlocutori”.

Un rappresentante di ciascuno dei dieci Gruppi aggiorna nell’ultima parte della prima congregazione i presenti sul programma futuro del proprio lavoro. Previsto un dialogo costante: “In stile sinodale non sarò dunque l’unico a prendere la parola durante la Relazione del Relatore Generale”, commenta Hollerich, aggiungendo con una battuta: “Ma è bene per voi!”. Conclude elencando i temi al centro del lavoro: cammino ecumenico, relazioni tra Chiese Orientali Cattoliche e Chiesa latina, grido dei poveri, ministeri nella Chiesa e rapporti tra carismi e ministeri, servizio di vescovi, preti e diaconi e relazione con il Popolo di Dio, formazione alla sinodalità, ambiente digitale, rapporti tra Chiese locali, funzione dell’istituto del Sinodo, servizio dell’unità che compete al Vescovo di Roma, questioni dottrinali, pastorali ed etiche “controverse”.

Di queste ultime offre alcuni sprazzi il cardinale Victor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, rappresentante del Gruppo deputato al tema, il quale spiega che tra le questioni che saranno affrontate ci sono il posto delle donne nella Chiesa, i processi decisionali legati alla guida della comunità e il diaconato femminile, tenendo conto che “conosciamo già il pensiero del Pontefice che non considera la questione matura” e il rischio che “il diaconato diventa una consolazione per alucne donne, e la decisione decisiva della partecipazione delle donne nella Chiesa finisce per essere trascurata”. Durante la congregazione sono stati proiettati alcuni video interventi, tra cui quello del cardinale di Kinshasa, Fridolin Ambongo, sul tema della poligamia in Africa, una delle questioni su cui si soffermeranno in queste quattro settimane i partecipanti al Sinodo.

L'Aula Paolo VI allestita per i lavori del Sinodo sulla sinodalità

L’Aula Paolo VI allestita per i lavori del Sinodo sulla sinodalità



Dal sito Vatican News

Visualizzazioni: 0
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito web usa i cookies per migliorare la vostra esperienza di navigazione. Daremo per scontato che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'iscrizione se lo desideri. Accetto Leggi altro

Privacy & Cookies Policy