Le condizioni di papa Francesco sono critiche ma stazionarie. «Il Papa si è svegliato e sta proseguendo le terapie», spiegano fonti vaticane. Il Pontefice è alla sua undicesima giornata di degenza al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale. «Non ha dolori», hanno riferito inoltre le stesse fonti, «l’umore è buono». Ulteriori aggiornamenti sulla salute del Santo Padre sono attesi in serata con il consueto bollettino medico.
Francesco, intanto, prosegue la sua attività con due nuove nomine episcopali in Italia. La prima è quella del nuovo vescovo di Vittorio Veneto (Treviso), il padovano Riccardo Battocchio, finora Rettore dell’Almo Collegio Capranica di Roma. L’annuncio, contenuto nel Bollettino vaticano, è stato dato anche a Padova dal vescovo, Claudio Cipolla. Battocchio succede a mons. Corrado Pizziolo, di cui il Papa ha accettato le dimissioni il 30 dicembre scorso, e che è attualmente in missione in Brasile. «Avremmo avuto volentieri molti incarichi – ha commentato Cipolla – per don Riccardo, ma siamo felici per questa nomina, che arriva in giorni molto delicati per il Santo Padre. Siamo certi che la Chiesa di Vittorio Veneto riceve un dono prezioso, lo salutiamo volentieri in partenza per il suo nuovo incarico, chiedendo in cambio un ricordo nella preghiera per tutti noi perché possiamo stare nella volontà del Padre».
L’altra nomina del Papa è quella che riguarda la Diocesi di Trivento (Campobasso) dove arriva monsignor Camillo Cibotti, già vescovo della diocesi di Isernia-Venafro, carica che mantiene perché il Papa ha deciso di unire le due diocesi “in persona Episcopi”, designando cioè un unico pastore.
Si moltiplicano intanto le iniziative di preghiera a sostegno del Pontefice. In piazza San Pietro da lunedì sera, e ogni sera, ci sarà un momento di preghiera. Quello di lunedì sarà presieduto dal Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin: «Da questa sera», si legge in una nota del Vaticano, «i cardinali residenti a Roma, con tutti i collaboratori della Curia Romana e la Diocesi di Roma, raccogliendo i sentimenti del popolo di Dio, si raccoglieranno in piazza San Pietro, alle ore 21, per la recita del Santo Rosario per la salute del Santo Padre».
Iniziativa di preghiera anche al Policlinico Gemelli dove in questi giorni si riuniscono spontaneamente gruppi di fedeli, sacerdoti e religiosi per pregare per Francesco sotto la statua dedicata a San Giovanni Paolo II mentre le telecamere dei media sono puntate sull’appartamento allestito al decimo piano dell’ospedale dove il Papa sta trascorrendo la sua degenza.
«La comunità del Policlinico Universitario Agostino Gemelli e della sede romana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore», si legge in un comunicato, desidera esprimere in maniera ancora più forte la vicinanza e il sostegno al Santo Padre Francesco in questo momento di prova e di sofferenza. Accogliendo l’invito della Cei ad intensificare la preghiera, da oggi lunedì 24 febbraio e per tutto il tempo della degenza del Santo Padre nel nostro Policlinico, presso la Cappella San Giovanni Paolo II, situata nella Hall dell’Ospedale, la mattina ci svolgerà un’ora di adorazione dalle 12.00 alle 13.00 a cui farà seguito la Santa Messa d’orario delle ore 13.05. In entrambi i momenti si pregherà in modo speciale per il Santo Padre». Alle 16.30 poi, con la stessa intenzione, si svolgerà la recita del Rosario presso la statua di San Giovanni Paolo II nel Piazzale antistante il Policlinico Gemelli. Seguirà alle 17 la Santa Messa che sarà celebrata con le medesime finalità nella Cappella della Hall. «Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS riunito in giornata odierna per una sessione ordinaria con il presidente dottor Daniele Franco e il Magnifico Rettore dell’Ateneo, Elena Beccalli, parteciperà alla Santa Messa delle ore 13.05 che sarà presieduta da mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Azione Cattolica Italiana», spiega in un comunicato, «coloro che possono sono invitati a partecipare ai momenti di preghiera indicati e tutti possono comunque unirsi spiritualmente facendo propria la preghiera liturgica: “Signore Gesù, Redentore del mondo, che hai preso su di te i nostri dolori e hai portato nella tua passione le nostre sofferenze, ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per il nostro fratello infermo: donagli fiducia e ravviva la sua speranza perché sia sollevato nel corpo e nello spirito”».
Dopo il Rosario guidato dal presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, domenica sera nella basilica bolognese di San Domenico, la maratona di preghiera, intanto, prosegue in molte diocesi italiane. Lunedì sera alle 19 l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, guiderà il Rosario in cattedrale: «Stasera ci raccoglieremo in preghiera, uniti invocheremo il Signore per la salute del Santo Padre», ha dichiarato Baturi, «il Papa vuole che la sua vita sia pubblica, la sua fragilità conosciuta. Offrire la malattia agli altri unisce in una comunione di affetto. In ogni ospedale vorrei ci fosse un abbraccio d’amore per tutte le persone ferite o toccate dalla malattia. La vita merita di essere vissuta anche nella sofferenza. Mi piace anche ricordare quanto Cagliari sia sempre stata importante per il Papa: mi ha sempre detto che i sardi hanno una forza speciale. Usiamola nella tenerezza per pregare per il Santo Padre». Iniziative anche a Termoli e a Prato, dove il vescovo Giovanni Nerbini, ha invitato tutte le parrocchie a organizzare momenti comunitari di preghiera.