Pubblichiamo il video di “7 – Meditazione su Septem verba Christi in cruce di Joseph Haydn” – con il concerto scritto dal collega Marcello Filotei su commissione di Radio Vaticana ed eseguito in Aula Paolo VI il 26 febbraio 2023 dall’ensemble di percussioni Ars Ludi con la voce del baritono Patrizio La Placa. l brano viene trasmesso anche su Rai5 il 19 aprile alle 23.35
Marco Di Battista* – Città del Vaticano
Talvolta accade. Che un sogno, un’idea, si realizzi. E se si parla di produzioni musicali, meglio, di musica sacra, deve essere anche un segno. La produzione di 7 – meditazione su Le sette ultime parole di Cristo sulla croce di Joseph Haydn per percussioni, baritono ed elettronica di Marcello Filotei nasce proprio così. Già si può immaginare cosa significhi mettere insieme da una parte percussioni ed elettronica e dall’altra un baritono e un’opera di Haydn. Far diventare i suoni uno spazio sacro in cui ciascuno si possa riconoscere. Mettere a confronto la tradizione e il contemporaneo. Nihil difficile volenti. Questo volevamo, e funziona! Grazie al filo rosso tessuto con pazienza da Filotei per rivestire e riadattare l’originale haydniano. Grazie ad Ars Ludi, uno dei migliori ensemble di percussioni in attività. Grazie a Patrizio La Placa, baritono dalle grandi qualità, a rappresentare la Cappella Musicale Pontificia Sistina, con la quale Radio Vaticana ha ovvie affinità elettive.
Dal 2008 rappresento la Radio Vaticana presso l’European Broadcasting Union (Ebu), della cui la nostra emittente è membro fondatore. Le migliori produzioni musicali che riesco a produrre e che riusciamo a registrare sono finalizzate allo scambio di concerti che avviene sotto l’egida di questa prestigiosa e fondamentale Istituzione. In particolare, cerchiamo di partecipare ogni anno al progetto Holy Week Day: una serie di concerti, dal vivo o in differita, realizzati per la Domenica delle Palme. Pur amando autori come Josquin o Palestrina, cercavo però una musica di oggi che puntasse a rileggere la realtà che ci circonda con speranza, ma senza nascondere le difficoltà e le tragedie che il mondo sta vivendo e che portasse dentro di sé la storia della musica come un approdo sicuro durante una tempesta. Mi ronzava in testa la musica di Haydn ma non riuscivo a immaginarne una versione moderna che seguisse la duplice preoccupazione del compositore austriaco nello scrivere le Sette ultime parole: da una parte seguire la spiritualità del testo, dall’altra non annoiare gli ascoltatori.
Poi è arrivato Marcello Filotei ai Programmi musicali. Un amico, certo, ma anche un compositore del quale ho seguito l’evoluzione stilistica attraverso gli anni. Poi, nel 2022, Ars Ludi ha avuto il Leone d’Argento della Biennale musica come miglior gruppo nell’interpretazione del repertorio contemporaneo.
Tornando a Roma dopo aver assistito alla premiazione della Biennale, in treno con Marcello, capii che le percussioni – quelle percussioni – erano l’ideale per concretizzare quel che avevo in mente. Solo un amico poteva prendermi sul serio mentre gli dicevo: «Te la sentiresti di ripensare musicalmente il capolavoro di Haydn?» Passò una settimana dal ritorno da Venezia e glielo chiesi. Filotei pensò che fossi matto. Non lo disse e considerò seriamente la cosa.
La partitura iniziò a nascere come un vestito su misura per Ars Ludi: Antonio Caggiano, Gianluca Ruggeri e Rodolfo Rossi, cui si aggiunsero i giovani Marco Di Gasbarro, Davide Fabrizio, Nathan Scibiwolk e Davide Soro. Per interpretare la tradizione non potevamo non pensare al Coro della Cappella Sistina ma conciliarlo con le percussioni sarebbe stato davvero troppo. Chiedemmo un baritono che potesse confrontarsi con uno stuolo sterminato di percussioni. Il direttore Marco Pavan ci indicò La Placa, che si unì al gruppo.
Mancava solo un tocco di internazionalità per coinvolgere anche i colleghi delle redazioni linguistiche. Sulle parole «Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?» è l’elettronica a rielaborare il grido dolente in venti lingue diverse.
Era tutto. Anzi no. Dopo la prima assoluta radiofonica del 2 aprile 2023, il bell’allestimento dal vivo nella stagione 2024 della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti, arriva finalmente il suggestivo video girato all’interno dell’Aula Paolo VI. Oggi viene pubblicato sulle nostre piattaforme. Domani sarà trasmesso da Rai5 alle 23.35. Stavolta basterà un clic.
*producer dell’opera