La lettera dei detenuti di Regina Coeli al Papa.
Anche i detenuti di Regina Coeli pregano per Papa Francesco. Lo hanno fatto con una lettera
scritta a mano, letta durante la messa di domenica mattina nel penitenziario romano, e
consegnata al cappellano, padre Vittorio Trani. Nella missiva, si uniscono detenuti cristiani e
musulmani, per chiedere la veloce ripresa del pontefice che ha visitato il carcere di via della
Lungara, nel centralissimo rione di Trastevere, il 29 marzo 2018, giovedì santo. Ai reclusi aveva
confidato un suo problema di salute: la cataratta. E aveva usato, come sempre accade durante le
visite di Francesco in carcere, parole di misericordia: «C’è gente che soffre, che è scartata dalla
società, almeno per un tempo, e Gesù va lì a dirgli: ‘Tu sei importante per me’». Parole di affetto e
vicinanza, che i detenuti non hanno dimenticato. E hanno ricambiato con la loro lettera. Eccola:
Santo Padre, siamo i detenuti di Regina Coeli, spesso giudicati male dalle nostre azioni, forse
anche con ragione.
Ma i nostri cuori sono pieni di sentimenti e d’amore. Lei, Santo Padre, ha detto che sarebbe
venuto a trovarci qui a Regina Coeli. La preghiamo di rimettersi prima possibile, per mantenere la
promessa fatta.
Questo è un augurio di pronta guarigione: vi viene dato da tutta la popolazione detenuta, sia
cristiani che musulmani. Tutti noi insieme preghiamo per Lei.
I detenuti di Regina Coeli
nella foto, un momento della visita del Papa nel carcere di Regina Coeli, nel marzo 2018.