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Hamas: tregua a rischio per il mancato rilascio israeliano dei detenuti palestinesi


Il movimento islamista parla di accordo in pericolo dopo che Israele ha fermato la liberazione di 600 prigionieri. Il premier Netanyahu: basta con le “umilianti cerimonie”. In Cisgiordania, dopo 22 anni, schierati i tank dell’esercito israeliano che sgombera e occupa tre campi profughi

Vatican News

La tregua tra Hamas e Israele è in pericolo. È il movimento islamista a dichiarare che ormai il sottile filo che finora ha tenuto in piedi l’accordo potrebbe spezzarsi, e questo per la decisione israeliana di rinviare a tempo indefinito il rilascio di 600 detenuti palestinesi, la più grande liberazione in un giorno, previsto ieri in concomitanza con il rilascio di sei ostaggi israeliani. Un rinvio, aveva annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dovuto alle “umilianti cerimonie” organizzate da Hamas durante la consegna degli ostaggi israeliani. Il rilascio dei detenuti palestinesi quindi sarebbe ora subordinato all’assicurazione circa il prossimo rilascio di ostaggi, e senza scene alla consegna.

I piccoli Bibas, la smentita di Hamas

Da Hamas è arrivata anche la smentita che i fratellini Ariel e Kfir Bibas, come invece dichiarato dalle autorità israeliane, siano stati uccisi a mani nude. Sulla tragica vicenda è intervenuto il segretario di Stato americano Marco Rubio, per il quale “il trattamento riservato da Hamas agli ostaggi, compreso il brutale assassinio della famiglia Bibas” è uno dei motivi per i quali Hamas deve “rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi o essere distrutta”.

Cisgiordania, entrano i tank di Idf

Intanto, a distanza da 22 anni dall’ultima volta – era durante l’operazione ‘scudo difensivo’ del 2002 – tank israeliani sono stati schierati in Cisgiordania nei pressi di diversi villaggi vicino a Jenin, nell’ambito dell’operazione ‘Muro di ferro’ iniziata il 21 gennaio scorso. L’esercito ha anche fatto sgomberare tre campi profughi, quelli di Jenin, di Tulkarm e di Nur a-Shams, in Cisgiordania, prendendone possesso. Lo riferisce un comunicato il ministro della Difesa di Israele, Yisrael Katz che ha incaricato l’Idf di prepararsi a occupare i campi per tutto l’anno.



Dal sito Vatican News

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