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Hamas conferma la morte di Sinwar e chiude al negoziato per il rilascio degli ostaggi


Il gruppo islamico palestinese pensa ad un successore del suo leader e ribadisce che non ci sarà liberazione degli israeliani rapiti fin quando “Israele non cesserà gli attacchi e si ritirerà”. Prosegue senza sosta lo scambio di fuoco in Libano fra Hezbollah e israeliani, che non fermano gli attacchi su Gaza dove si registrano decine di vittime

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Il campo resta incandescente con il conflitto a largo raggio su Gaza e Libano, dove Israele, prosegue con bombardamenti a raffica. L’ultimo di poche ore fa a Gaza: un raid sul campo profughi di Jabaliya a nord della Striscia ha provocato 33 vittime, fra cui 20 tra donne e bambini e 50 feriti. Attacchi che hanno preso di mira, secondo le ultimi informazioni da parte del ministero della Sanità palestinese controllato da Hamas, anche “l’ingresso del laboratorio dell’ospedale Kamal Adwan, provocando la morte di un cittadino e numerosi feriti”.

Lo scontro in Libano

L’aviazione israeliana ha condotto anche una serie di attacchi aerei sulla zona industriale della città di Tiro, nel sud del Libano che hanno provocato un grande incendio nell’area colpita. Al momento non ci sono informazioni precise su eventuali vittime o danni strutturali. Di contro Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un attacco contro una base militare in Israele, impiegando uno “sciame di droni carichi di esplosivi”. Il gruppo armato libanese ha dichiarato che l’obiettivo era una base di difesa aerea situata a est della città di Hadera, nel centro di Israele, e che l’operazione è stata dedicata alla memoria del loro ex leader Hassan Nasrallah, ucciso il mese scorso in un raid aereo israeliano su Beirut.

Per Hamas la battaglia prosegue

Sullo sfondo si aggrava il braccio di ferro fra Israele e Hamas, che conferma l’uccisione del suo capo Yahya Sinwar e ha già fatto sapere, per bocca di uno dei possibili successori alla guida del gruppo islamico, Khalil Hayya, che gli ostaggi israeliani non saranno liberati fin quando Israele non cesserà gli attacchi e non ritirerà dalla Striscia le sue truppe. Intanto, alcune fonti suggeriscono che il corpo di Sinwar possa trasformarsi in merce di scambio proprio per la liberazione dei sequestrati. Sulla posizione di Hamas si pronuncia anche l’Iran: “ll movimento islamico palestinese è “vivo – ha dichiarato la guida suprema iraniana, Ali Khamenei – e rimarrà tale” nonostante la morte del suo leader Sinwar.”



Dal sito Vatican News

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