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Gaza, proposta di Hamas per una nuova tregua con Israele

Mossa del movimento islamista a poche ore dal negoziato al Cairo, dove una delegazione di Hamas si starebbe recando oggi. Cinque anni di tregua e rilascio di tutti gli ostaggi per arrivare a un’intesa che fermi il conflitto con l’esercito israeliano. Rimane il nodo della consegna delle armi, che il gruppo palestinese non vuole accettare.

Roberto Paglialonga – Città del Vaticano

Cinque anni di tregua e liberazione di tutti gli ostaggi detenuti a Gaza dal 7 ottobre. Secondo quanto riferisce un alto funzionario di Hamas all’Afp, sarebbe questa l’ultima proposta del gruppo islamista per arrivare a una tregua con Israele.

Negoziati al Cairo: in arrivo una delegazione di Hamas

Una delegazione del movimento, guidata dal presidente dell’ufficio politico, Khalil al-Hayya, dovrebbe incontrare oggi al Cairo i mediatori egiziani. Tra le altre richieste avanzate nei giorni scorsi anche il ritiro delle truppe israeliane dal territorio palestinese e l’inizio della ricostruzione; mentre Israele, per parte sua, oltre alla restituzione degli ostaggi, pretenderebbe il disarmo e la consegna delle armi di tutti i gruppi combattenti.

Appello dell’Onu per rimuovere il blocco agli aiuti a Gaza

In attesa di una soluzione diplomatica, la situazione per la popolazione civile della Striscia si fa di ora in ora più drammatica. I servizi sanitari sono al collasso, manca il cibo e l’acqua scarseggia. Venerdì tre agenzie dell’Onu hanno esortato Israele a porre fine al blocco degli aiuti umanitari alla Strisciai. Il direttore dell’agenzia per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha sottolineato che sarebbero circa 3.000 i camion fermi ai valichi e denunciato “una carestia causata dall’uomo e motivata da ragioni politiche”.

Il Wfp denuncia l’esaurimento delle scorte alimentari

Anche il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che “ci sono delle vite che dipendono da questo”, mentre il World Food Programme (Wfp) ha avvertito di aver esaurito tutte le sue scorte alimentari, avendo effettuato ieri le ultime consegne alle cucine calde nel territorio palestinese. “Si prevede che queste esauriranno completamente il cibo nei prossimi giorni”, è stato l’allarme lanciato dal Wfp in una nota. Un tema, quello della ripresa dell’ingresso degli aiuti, su cui avrebbe fatto pressione direttamente il presidente degli Usa, Donald Trump, in una telefonata con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

Ancora raid israeliani nella Striscia

Intanto, sul terreno, gli attacchi non si fermano, mentre le truppe dell’Idf hanno nuovamente invitato ad evacuare alcune aree del territorio, in particolare nel nord, in previsione di ulteriori bombardamenti. Anche stamattina quattro persone sono rimaste uccise da raid israeliani su Gaza City, e secondo le autorità civili palestinesi, più di 40 sono stati i morti nel corso della giornata di giovedì in tutta la Striscia, dove Israele ha ripreso la sua offensiva militare il 18 marzo, dopo una tregua di due mesi.



Dal sito Vatican News

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