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Gaza a un passo dalla tregua. Attesa la risposta del capo di Hamas


Potrebbe essere a una svolta la proposta di cessate il fuoco per la Striscia discussa al tavolo dei negoziati a Doha. La tregua, che dovrebbe attuarsi con un piano in tre fasi, sembra essere ora nelle mani di Muhammad Sinwar, da cui si attende un riscontro. Ottimisti gli Stati Uniti

Paola Simonetti – Città del Vaticano

La trattativa sarebbe stata sbloccata da un colloquio la notte scorsa a Doha tra il capo del Mossad, David Barnea, il primo ministro del Qatar Tamim bin Hamad al -Thani e l’inviato Usa di Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, e secondo il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, per la realizzazione dell’accordo di tregua a Gaza sarebbe questione di ore. Il documento dell’intesa, definito accettabile da Israele e approvato anche dai leader di Hamas all’estero, è di fatto ora nelle mani del capo del gruppo islamico palestinese, Muhammad Sinwar, fratello di Yahya, il leader ucciso dai militari israeliani nei mesi scorsi.

I termini dell’accordo di pace 

Il piano di tregua in tre fasi prevede la liberazione di 33 ostaggi considerati più fragili, donne, bambini, uomini sopra i 50 anni e malati, in cambio del rilascio di 1.300 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, ma Israele precisa, non gli ergastolani di peso, a cominciare dall’organizzatore dell’Intifada, Marwan Barghouti. Poi il cessate il fuoco di 42 giorni in totale, al 16mo giorno del quale inizieranno le discussioni sulla seconda parte dell’accordo. Intanto, oggi è previsto a Doha un nuovo round dei negoziati, mentre nel primo pomeriggio in programma un incontro del primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, con le famiglie degli ostaggi che da 15 mesi attendono il ritorno dei familiari nelle mani di Hamas.

I nodi da sciogliere

Benchè politici di alto livello israeliani, confermino che la trattativa è in “in una fase molto avanzata”, resterebbe da capire come verrebbe gestita una delle richieste di Israele: la sua presenza a Gaza, durante e dopo l’eventuale tregua, con la nuova zona cuscinetto di circa un chilometro emezzo lungo il confine della Striscia, mentre in precedenza era di 300 metri. A profilarsi come un ostacolo potrebbe essere anche la richiesta di Hamas di poter avere il corpo di Yahya Sinwar, ipotesi già esclusa da Israele.



Dal sito Vatican News

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