Al termine dell’udienza generale, il Papa ribadisce l’appello per i territori che soffrono a causa dei conflitti, rivolgendo un particolare pensiero per “gli sfollati della Palestina”. Dal Pontefice anche l’incoraggiamento a pregare per sacerdoti e religiosi che svolgono il ministero in Ucraina, Medio Oriente e RD Congo: la loro presenza “è la prova che Dio si ricorda di loro”
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Papa Francesco non fa mancare all’udienza generale di oggi, 5 febbraio, in Aula Paolo VI, un pensiero per i Paesi colpiti dai conflitti e dalle loro conseguenze. Nonostante il raffreddore che ha impedito la lettura della catechesi, affidata a padre Pierluigi Giroli, officiale della Segreteria di Stato, il Pontefice ha voluto pronunciare lui stesso l’appello per i “Paesi che soffrono la guerra”.
Preghiere per i sacerdoti nei Paesi poveri o in guerra
Anche nel saluto ai pellegrini polacchi, pronunciato da padre Giroli, il Papa ha fatto riferimento ai territori piagati da povertà o violenze, incoraggiando a “pregare per i sacerdoti e i consacrati che svolgono il loro ministero nei Paesi poveri e in guerra”, specialmente – ha aggiunto – “in Ucraina, in Medio Oriente e nella Repubblica Democratica del Congo”.