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Faccia a faccia fra Trump e Zelensky in San Pietro

Avevano litigato davanti alle telecamere, nello Studio Ovale della Casa Bianca, il 28 febbraio scorso. Poi Donald Trump e Volodymyr Zelensky non si erano più rivisti. Le esequie di papa Francesco sono state l’occasione per un nuovo incontro fra il presidente americano e quello ucraino. Un incontro che si è volto all’interno della Basilica di San Pietro, pochi minuti prima dell’inizio della cerimonia. Un rito funebre in cui, nell’omelia, il cardinale Re ha ricordato che Francesco esortava a “costruire ponti e non muri”. Un incontro breve, tenuto riservato fino alla fine del rito, e in apparenza pacato.  Un funzionario ucraino  – il capo ufficio di Zelensky, Andriy Yermak – ha poi diffuso immagini dei due leader seduti uno di fronte all’altro, seduti su due sedie all’interno della basilica. In altre immagini si vedono accanto a Trump e Zelensky il presidente francese Macron e il primo ministro britannico Starmer. In seguito il presidente ucraino ha avuto incontri separati sia con Macron che con Starmer. Dalle foto diffuse dal ministro degli esteri ucraino Andrii Sybiha, sembrerebbe che gli incontri si siano svolti nei giardini del Vaticano. 

La Casa Bianca ha definito l’incontro di 15 minuti fra Trump e Zelensky “molto produttivo”. Anche Zelensky ha parlato di “un buon incointro”, definito “altamente simbolico che potrebbe diventare storico se si raggiungesserro risultati congiunti” .

Trump era arrivato a Roma ieri sera tardi, mentre Zelensky aveva annunciato che non avrebbe potuto raggiungere Roma. Questa mattina, invece, è arrivata la conferma della presenza di Zelensky. Durante la messa i due leader erano seduti entrambi in prima fila, ad alcuni metri di distanza l’uno dall’altro.

L’incontro fra Trump e Zelensky si è svolto  un giorno dopo l’annuncio di  Trump che la Russia e l’Ucraina sono “molto vicine a un accordo”, a seguito dei colloqui tra il suo inviato Steve Witkoff e il Presidente russo Vladimir Putin a Mosca nella giornata di venerdì. Kiev è stata oggetto di crescenti pressioni da parte di Trump affinché accetti concessioni territoriali come parte di un accordo con Mosca per porre fine alla guerra. Tali concessioni includerebbero la rinuncia a vaste porzioni di territorio, tra cui la penisola di Crimea, annessa illegalmente dalla Russia nel 2014. Zelensky ha ripetutamente respinto l’idea in passato. Venerdì ha però spiegato alla BBC che “un cessate il fuoco completo e incondizionato apre la possibilità di discutere di tutto”. Vedremo nelle prossime ore se questo spirito costruttivo ha caratterizzato il colloquio che si svolto in basilica. 

Giorgia Meloni, che ha incontrato Zelensky a Palazzo Chigi, ha detto a Repubblica: “Giornata storica, TRump e Zelensky che parlano di pace al funeraòle del papa della pace”.





Dal sito Famiglia Cristiana

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