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E in Francia si apre la fase dell’instabilità politica

di Romano Petrini

Gran sospiro di sollievo per la sinistra, grande sorpresa per tutti: in Francia la destra radicale di Marine Le Pen non avrà i numeri per governare il Paese. Emmanuel Macron politicamente ha vinto la sua scommessa all’azzardo, E anche Bruxelles dunque tira un respiro di sollievo, sebbene debba ora affrontare un futuro politico tutto da decifrare. La nuova incognita si chiama Jean-Luc Mélenchon”, il vincitore del secondo turno di queste partecip’atissime elezioni francesi.

L’amara realtà è che la Francia entra in un periodo di instabilità politica che rischia di avere ripercussioni nefaste persino sul progetto europeo. Lo scrittore francese Houllebecq preconizza disordini di piazza. La verità è che ha vinto la sinistra ma in Francia le sinistre sono tante e spesso contrapposte tra di loro: i politologi sottolineano come il Nouveau Front Populaire (Nfp) sia un’accozzaglia di forze variegate, con programmi di governo contrastanti e, a tratti, altrettanto preoccupanti quanto quelli del Rassemblement National soprattutto sul piano dei conti pubblici. Un esempio significativo è l’abolizione della riforma delle pensioni voluta da Macron. Se la Francia non proseguirà con le riforme, il bilancio rischia di andare fuori controllo andando a cozzare con le radccomandazioni e le dirrettive della Commissione europea.

Il debito della Francia ha ormai superato il 100% del PIL e l’Unione ha ordinato a Parigi di contenere il deficit, che nel 2023 è schizzato al 5,5%, quasi il doppio del limite del 3% fissato dall’UE. Seguire le regole del nuovo Patto richiederà correzioni drastiche, in netto contrasto sia con la sinistra del Fronte popolare che con  la destra del Rassemblement National. Melenchon e Le Pen potrebbero soffiare sul fuoco dell’antieuropeismo. 

Il vero incubo per Bruxelles sarebbe stato una Francia ostile al progetto europeo. Con un’agenda strategica che richiede più cooperazione, sia in termini di difesa, competitività, sostegno all’Ucraina e allargamento ai nuovi membri, la risposta sembra essere più Europa, non meno. Tuttavia, la nuova Assemblea Nazionale dovrà affrontare temi chiave che potrebbero incontrare una forte opposizione.

Mentre Macron celebra una vittoria politica, la Francia si prepara ad affrontare un periodo di instabilità con potenziali ripercussioni sull’Europa intera. Le prossime mosse saranno cruciali per determinare il futuro politico ed economico della Francia e la stabilità del progetto europeo. Bruxelles dovrà monitorare attentamente la situazione, adottando misure che possano bilanciare la necessità di riforme con la salvaguardia della coesione europea. Un paradosso non certo facile da governare,

 

nelal foto Ansa: Jean-Luc Mélenchon





Dal sito Famiglia Cristiana

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