Favorire istruzione e socializzazione in un Paese, il Libano, provato dalle ferite della guerra e da una tregua a dir poco fragile. È quanto cercano di fare le suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, che operano nella capitale Beirut. «Stiamo assistendo all’emergenza delle famiglie disastrate, che hanno bisogno di ogni tipo di supporto: cibo, medicine, latte per i bambini, acqua potabile, coperte, materiale di primo soccorso, kit per l’igiene personale, vestiti», dice suor Maria Luisa Carudo. «I giovani hanno bisogno di essere supportati, aiutati e di avere un posto sicuro dove potersi formare e studiare. Hanno bisogno di sperare che un futuro è possibile anche per loro. Il territorio vive una drammatica situazione che minaccia il futuro del Paese e della sua popolazione».
A una settimana dall’entrata in vigore della tregua armata sul fronte nord israeliano, ieri il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha fatto sapere che se l’accordo di cessate il fuoco dovesse fallire Israele entrerà in guerra non solo con Hezbollah ma con il Libano intero: l’accusa all’esercito libanese, infatti, è di non far rispettare la tregua da parte dei miliziani di Hezbollah. Una situazione preoccupante e quanto mai precaria, in cui l’impegno delle religiose, che nel Paese gestiscono cinque scuole con i collaboratori laici, è decisamente prezioso.
Per questo anche la Società di San Vincenzo De Paoli ha deciso di sostenerne l’impegno: «Crediamo fortemente nell’importanza dell’istruzione per offrire ai giovani l’opportunità di migliorare il proprio futuro – dice Paola Da Ros, presidente della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV – Ogni studente che completa il proprio percorso rappresenta una garanzia in più per sé, per la sua famiglia e per l’intero Paese». «Per questo abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi per aiutare le suore di Santa Giovanna Antida Thouret che ogni giorno cercano di dare risposte concrete alle nuove generazioni provate dal clima di guerra», aggiunge anche Giancarlo Salamone, responsabile del Settore solidarietà e gemellaggi della Società di San Vincenzo De Paoli.
I ragazzi, alcuni dei quali hanno perso genitori e parenti, vengono aiutati anche dal punto di vista psicologico e seguiti da professionisti che si prendono cura degli aspetti emotivi. Inoltre le suore si fanno carico anche delle necessità più impellenti, come fornire viveri e generi di prima sussistenza agli studenti e alle loro famiglie.
Per contribuire, consultare la pagina web: https://www.sanvincenzoitalia.it/donations/aiuto-libano/ oppure contattare la Fondazione allo 0444/514455 (email: solidarity@sanvincenzoitalia.it).