Nelle ultime ore la parola “Concistoro”, accanto a quella di papa Francesco, è nei trend di ricerca su Google. L’interesse è dovuto al fatto che martedì il Vaticano ha fatto sapere che il Pontefice, da dodici giorni ricoverato al Gemelli per curare la polmonite bilaterale, ha intenzione di convocare prossimamente un Concistoro per la canonizzazione di due beati: il “medico dei poveri” venezuelano Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros nato a Isnotu il 26 ottobre 1864 e morto a Caracas il 29 giugno 1919 e Bartolo Longo, alfiere della devozione alla Madonna del Rosario del Pompei, dove è morto il 5 ottobre 1926.
Del Concistoro preannunciato martedì non c’è una data. Può essere a breve, può essere tra qualche settimana o mese. Molto, ovviamente, dipenderà anche dalle condizioni di salute del Pontefice. Le canonizzazioni sono dossier che erano già stati istruiti e per i quali era necessaria solo l’ultima ratifica del Papa che e firma i decreti e, nel Concistoro, annuncia la data della cerimonia di canonizzazione da lui presieduta.
Il Concistoro è una riunione abituale nella vita della Chiesa. La parola deriva dal latino consistorium, che significa appunto “assemblea” o “riunione”. Il diritto canonico ne prevede di due tipi, ordinario e straordinario, come recita il canone 353: «I Cardinali prestano principalmente aiuto con attività collegiale al Supremo Pastore della Chiesa nei Concistori, nei quali si riuniscono per ordine del Romano Pontefice e sotto la sua presidenza; i Concistori possono essere ordinari o straordinari».
Nel Concistoro straordinario, «che si celebra quando lo suggeriscono peculiari necessità della Chiesa o la trattazione di questioni particolarmente gravi, vengono convocati tutti i Cardinali».
In quello ordinario, come dice la parola stessa, si trattano le questioni ordinarie (e «in particolari solennità» può essere pubblico, cioè aperto anche ad altri oltre ai cardinali. Tra i Concistori ordinari ci sono due tipi: quello che il Papa convoca quando “crea” nuovi cardinali, e il Concistoro per le cause di canonizzazione.
In undici anni Francesco ha convocato un solo Concistoro straordinario, all’inizio del pontificato, il 20 febbraio 2014, per riflettere sul tema della famiglia. Di lì a poco si svolse il Sinodo (in due tappe e due anni) che sfociò, tra l’altro, nell’apertura alla comunione per i divorziati risposati, tema molto dibattuto nell’assemblea sinodale.
Nel corso del suo pontificato, Bergoglio ha convocato dieci Concistori per la creazione di nuovi cardinali: il primo il 22 febbraio 2014, l’ultimo il 7 dicembre scorso (gli altri portano la data del 14 febbraio 2015, 19 novembre 2016, 28 giugno 2017, 28 giugno 2018, 5 ottobre 2019, 28 novembre 2020, 27 agosto 2022, 30 settembre 2023, e dodici Concistori per il voto su delle cause di canonizzazione (30 settembre 2013, 20 ottobre 2014, 12 giugno 2014, 27 giugno 2015, 15 marzo 2016, 19 maggio 2018, 20 luglio 2018, primo luglio 2019, 3 maggio 2021, 27 agosto 2022, 4 marzo 2022, primo luglio 2024).
Il Papa ha anche convocato due Concistori “tematici”, uno dedicato al Medio Oriente, il 20 ottobre 2014, e uno a metà febbraio 2015, subito prima del Concistoro di quell’anno per la creazione dei nuovi cardinali.