Redazione fc
Aumenta in Italia il numero delle diagnosi per gli studenti che soffrono di disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa). A certificarlo sono gli ultimi dati messi a disposizione dal Ministero dell’istruzione e del Merito con la pubblicazione I principali dati relativi agli alunni con Disabilità e con Dsa e relativi agli anni scolastici 2021/2022 e 2022/2023, pubblicati a settembre 2024. Dal report emerge, infatti, un costante e progressivo incremento degli studenti con Dsa, che passano dallo 0,9% dell’anno scolastico 2010/2011 al 6,0% nell’anno scolastico 2022/2023.
Sul totale delle scuole – fra statali, paritarie e non paritarie – gli alunni con Dsa, risultano essere 354.569 su un totale di 5.909.071 studenti. Di questi, 49.418 frentano la primaria e corrispondono a una percentuale del 3,2% su un totale di 1.526.367 alunni. 112.210 frequentano la Secondaria di primo grado, 6,7% su un totale di 1.667.818 alunni, e 192.941 la Secondaria di secondo grado, pari al 7,1% su un totale di 2.714.886 alunni. Il 90,3% degli alunni con Dsa frequenta scuole statali mentre il 9,7% scuole a gestione non statale; di questi il 6,8% scuole paritarie e il 2,9% scuole non paritarie iscritte in albo.
I disturbi più diagnosticati sono quelli di dislessia (36% ), seguiti dai disturbi di disortografia con il 23%, dai disturbi di discalculia e di disgrafia, rispettivamente con il 21,5% e il 19,5% del totale. «È ormai noto che, nonostante i disturbi specifici dell’apprendimento vengano generalmente diagnosticati dopo che sia terminato il normale processo di insegnamento delle abilità di lettura e di scrittura (seconda classe della scuola primaria) e di calcolo (terza classe della scuola primaria), è possibile che i primi segnali della presenza di disturbo d’apprendimento vengano riscontrati, tramite la somministrazione di specifici test in strutture sanitarie, già in età prescolare quando tali disturbi non sono ancora del tutto manifesti e non sono ufficialmente diagnosticabili e riconosciuti», spiega ancora il Ministero.
Nel biennio considerato il numero di certificazioni registrate nelle regioni del Nord Ovest è maggiore in termini percentuali rispetto a quanto registrato per le altre aree del Paese. Per le regioni del Mezzogiorno la percentuale risulta, invece, estremamente contenuta, pari mediamente al 2,8%. Infine, a dirlo è sempre il report del Ministero, negli ultimi 9 anni si è assistito a un incremento del numero di certificazioni per ciascuna tipologia di disturbo: le certificazioni di dislessia sono salite da circa 94 mila a oltre 204 mila, le certificazioni di disgrafia da 30 alle 111 mila unità. Anche il numero di alunni con disortografia sono aumentati notevolmente, passando da circa 37 a 131 mila e gli alunni con discalculia da 33 a 122 mila.