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Al campo base prima della salita

Le prime due settimane di cammino

Le otto alpiniste – le italiane Anna Torretta, Federica Mingolla, Silvia Loreggian e Cristina Piolini e le pakistane Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar e Samana Rahim sono partite lo scorso 16 giugno da Islamabad per poi raggiungere Skardu e successivamente in jeep Askole, 3000 metri, dove hanno trascorso la prima notte in tenda. Il 21 giugno, organizzati con i portatori i carichi, è iniziato il trekking. Le tappe sono state: Jula, PajuKhoburtse, Urdukas, Gore II, Concordia e infine Campo Base

7 giorni per un totale di circa 90 km lungo il ghiacciaio del Baltoro attraverso le montagne più belle del mondo: le Torri di Trango, le Cattedrali del Baltoro, il Gasherbrum IV, il Masherbrum. Arrivate a Concordia (4800 metri) Anna Torretta, Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Cristina Piolini, Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar e Samana Rahim hanno potuto ammirare per la prima volta il K2 (8611 metri).

Una volta raggiunto il campo base, la spedizione si è dedicata per due giorni a organizzare il materiale e a riposarsi in preparazione della salita. Sono stati anche predisposti i pannelli solari che consentiranno di essere indipendente dal punto di vista energetico senza uso di generatori a combustibili fossili. Con tale spirito, anche lo staff di cucina sta utilizzando solo gas per preparare i pasti. Il 29 giugno Cristina Piolini, Silvia Loreggian e Federica Mingolla sono andate insieme al portatore d’alta quota Ali Durani al campo base avanzato a 5400 metri per verificare le condizioni del percorso di avvicinamento e lasciare un deposito di materiale necessario per i prossimi giorni quando inizierà la fase di acclimatamento sulla via dello Sperone degli Abruzzi.

Test medici in alta quota: il valore scientifico della spedizione

Durante il trekking la dottoressa Lorenza Pratali ha effettuato diversi test medici, tra cui verifica della saturazione, test sulla funzione polmonare per valutare la risposta delle otto alpiniste alla quota. Una volta al campo base, sono stati effettuati a tutte ecografia polmonare, eco cardio, test cognitivi, ecografia del nervo ottico, verifica del peso corporeo per valutare l’effetto dell’altitudine. Questi test verranno ripetuti durante la spedizione per valutare eventuali variazioni fisiologiche e quindi l’acclimatamento.





Dal sito Famiglia Cristiana

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