Nel corso della sua brillante carriera, Giovanni Scambia ha saputo coniugare la passione per la ricerca oncologica con un profondo senso di responsabilità umana e spirituale. In qualità di direttore scientifico della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli e responsabile della UOC di Ginecologia oncologica, il suo contributo alla medicina ha ispirato colleghi e pazienti, trasformando ogni sfida in una possibilità di progresso e speranza.
L’inno alla ricerca e la testimonianza di fede
Le parole del professor Scambia, tratte dal docufilm Le radici del domani al qauel, lo scorso novembre, ha voluto aggiungere i minuti finali, hanno risuonato con forza all’interno della chiesa gremita. Quel messaggio, definito da molti come il suo testamento spirituale, ha evidenziato il suo instancabile entusiasmo nel sostenere la ricerca oncologica, confermando come la sua opera si fonda su una visione che abbraccia tanto il rigore scientifico quanto la dimensione umana e cristiana della cura.
Un commovente saluto tra colleghi e familiari
Il funerale ha visto la partecipazione di importanti personalità istituzionali: il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il presidente della Regione Francesco Rocca, a testimoniare l’immenso rispetto e l’affetto verso il professor Scambia. A guidare la cerimonia, monsignor Claudio Giuliodori ha offerto un’omelia che ha toccato il cuore di tutti, ricordando come “Gesù si è servito anche di te per dire a tante donne ‘vai in pace e sii guarita dal tuo male'”. Queste parole, pronunciate con fervore, hanno sottolineato l’importanza della sua opera e il valore della sua eredità, definita da Giuliodori come “formidabile” e degna di essere custodita e sviluppata dalla comunità accademica e sanitaria.
Il corteo, formato dai professori ordinari della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e da tutto il sentao accademico che ha indossato l’ermellino, è stato guidato da figure come la rettrice Elena Beccalli e il preside di Medicina Antonio Gasbarrini. E l’emellino, simbolo dei gradi accademici più alti, è stato posato sulla sua bara mentre il coro intonava l’Ave Maria. Tra gli omaggi più toccanti, il saluto della figlia Luisa, che ha ricordato il padre con parole intrise di gratitudine e amore: “Ho sempre saputo che le tue assenze erano il piccolo prezzo da pagare per il tuo grande impegno da medico. Sapevamo che stavi facendo qualcosa di grande, ma non sapevamo ancora quanto grande. Ciao papà. Sei stato un grande padre”.
Un’eredità da custodire
Il professor Giovanni Scambia ha lasciato un segno indelebile non solo nel campo della medicina, ma anche nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare al suo fianco. La sua vita, scandita dall’impegno professionale e dalla profonda spiritualità, rappresenta oggi un faro per tutti coloro che credono nella forza della ricerca e della fede come strumenti di guarigione e trasformazione.
Famiglia Cristiana esprime il proprio cordoglio alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso il cammino di questo straordinario medico, scienziato e uomo di fede.