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A scuola un’alleanza feconda per insegnare religione

Nel Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa, i docenti Avellino e Salemme sottolineano il legame tra l’educazione civica e l’insegnamento della religione cattolica

Andrea Avellino* e Rocco Salemme**

L’insegnamento della religione cattolica (IRC) si colloca nelle finalità della scuola e ha come fine quello di aiutare studenti e studentesse a progredire nella loro ricerca di un senso. Attraverso l’insegnamento biblico, teologico e storico-religioso si cerca di fornire loro gli strumenti migliori per affinare la ricerca attraverso un costante dialogo, fecondo e critico, con le altre discipline tanto umanistiche quanto scientifiche. Per la sua peculiare struttura questo insegnamento si presta molto bene a percorsi interdisciplinari (Avellino & Salemme, 2022) perché fornisce raccordi contenutistici multipli e variegati. Inoltre, tra i suoi contenuti essenziali, l’insegnamento della religione cattolica annovera l’etica sociale che, nella sua mediazione didattica, fa proprio il variegato contenuto della dottrina sociale della Chiesa. Dalla Rerum novarum alla Fratelli tutti, grazie alla riflessione magisteriale l’IRC è in grado d’intrattenere un dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta (Laudato si’, 14) proprio con la neo-istituita disciplina che, tra i banchi di scuola, dovrebbe incentivare alla riflessione sull’agire sociale: l’educazione civica (EC).

Tanto l’insegnamento della religione cattolica quanto l’educazione civica, infatti, si configurano come materie che hanno particolarmente a cuore lo sviluppo integrale dell’alunno. La ricerca dello sviluppo integrale della persona, da un lato (IRC), la promozione del suo pieno sviluppo, dall’altro (EC), trovano un’efficace sintesi nella volontà di sostenere la promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo (Populorum progressio, 14) per la quale il Legislatore individua essenzialmente nelle aree della costituzione, dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza digitale.

Tra le due discipline, la Dottrina sociale della Chiesa si struttura quale trait d’union storico, nato proprio allorquando nel Vecchio Continente e in particolar modo in Italia, potere spirituale e potere temporale iniziavano a conoscere reciproca autonomia e più o meno aspre divergenze. Eppure, proprio a partire da quest’innegabile vincolo cronologico, grazie alla mediazione didattica dell’insegnamento della religione cattolica nelle sue rispettive aree biblico-teologica, storico-fenomenologica e antropologico-esistenziale, essa può costituire un volàno valoriale capace richiamare al necessario e complessivo arricchimento umano della famiglia delle Nazioni (Centesimus annus, 52).

*Docente a contratto di Pedagogia generale presso l’Università di Roma La Sapienza e di IRC presso il Liceo Scientifico statale «A. Avogadro» di Roma

** Dottore di ricerca in Teologia e docente d’IRC al servizio della Diocesi di Roma

Ascolta il podcast di Dottrina Sociale della Chiesa

Potete ascoltare qui la serie di podcast sulla Dottrina sociale della Chiesa. La puntata è di Andrea Avellino e Rocco Salemme, curatori della voce: “A scuola un’alleanza feconda per insegnare religione” del Dizionario di Dottrina sociale.



Dal sito Vatican News

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