Abbattere le barriere con la tecnologia assistiva. È l’obiettivo del Google Accessibility Discovery Center (ADC) inaugurato nei giorni scorsi a Milano. Si tratta del primo in assoluto in Italia, il sesto al mondo dopo Monaco, Londra, Dublino e Zurigo. È uno spazio che vuole creare consapevolezza sul tema dell’accessibilità e disabilità e diventare, con l’aiuto di tutti, un luogo di incontro, di apprendimento e collaborazione.
Nel concreto, l’ADC permette ai visitatori di scoprire alcuni prodotti e soluzioni innovative tra hardware, software e videogiochi adattati alle esigenze delle persone con disabilità. Inoltre, funge da spazio per piccoli workshop, tour guidati, corsi di formazione e per dimostrazioni di tecnologie assistive prodotti da altre compagnie o da noi, per esplorare come queste possono abbattere le barriere quotidiane. In questo modo, il centro mira a favorire lo scambio di idee sull’accessibilità e a sensibilizzare sulle necessità delle persone con disabilità. Le attività disponibili nel centro toccano varie disabilità, da quella cognitiva, a quella visiva, uditiva e non solo.
Lo spazio dimostra l’utilità di alcune funzionalità specifiche di Google per rispondere alle esigenze di varie disabilità (Live Transcribe per la disabilità uditiva, Guided Frame per quella visiva e tante altre soluzioni), ma mette anche a disposizione alcuni videogiochi di terze parti che sono stati resi accessibili tramite tecnologie assistive, permettendo a chiunque di usufruirne.
«La tecnologia ha il grandissimo potenziale di rendere il mondo più accessibile a tutti», ha dichiarato Melissa Ferretti Peretti, Country Manager e VP, Google Italy, «per questo in Google ci impegniamo, anche al fianco di partner di valore, per abbattere le barriere che ogni giorno le persone con disabilità e neurodivergenze si trovano davanti e aiutarle a raggiungere i propri obiettivi. Siamo orgogliosi di annunciare il nostro Accessibility Discovery Center nell’ufficio di Milano come luogo di scoperta e di incontro».
L’ADC, spiega l’azienda, «è il risultato di anni di lavoro e la sua apertura dimostra il nostro impegno continuo nel rispondere alle esigenze di chi affronta barriere di vario tipo. È anche una grande opportunità per la società, poiché lavoriamo a stretto contatto con la comunità italiana per comprendere le sfide specifiche e identificare soluzioni personalizzate».
Oltre all’ADC, l’impegno di Google per l’accessibilità prosegue nel progetto finanziato da Google.org. Con la collaborazione di Fondazione Don Carlo Gnocchi, ITLogiX e Università degli Studi di Roma Tre, Fondazione Mondo Digitale ETS sta sviluppando una piattaforma innovativa di apprendimento con tutoring intelligente “Pathway Companion”, che supporta educatori, docenti e caregiver e facilita il percorso di crescita di bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali, garantendo una maggiore sicurezza anche nella dimensione online.
La piattaforma verrà inserita all’interno dell’Accessibility Discovery Center per ispirare e offrire ai visitatori un ulteriore esempio di come la tecnologia sia anche al servizio delle persone con disabilità.
«La Fondazione Mondo Digitale ETS, da quasi 25 anni, si impegna a promuovere l’uso inclusivo delle tecnologie per garantire la piena partecipazione delle persone e favorire lo sviluppo equo delle comunità, partendo dal diritto fondamentale alla conoscenza», ha spiegato Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale ETS, «con Pathway Companion abbiamo combinato la nostra esperienza e sensibilità con quelle di Google per realizzare uno strumento innovativo, accessibile e coinvolgente. La piattaforma, adattiva e dotata di un tutoring intelligente, offre un supporto prezioso ai caregiver e facilita il percorso di apprendimento degli studenti con bisogni speciali, contribuendo a un’educazione davvero inclusiva. L’abbiamo concepita come un sistema aperto, in grado di evolversi costantemente e di adattarsi alle diverse esigenze di crescita di ogni bambino».