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A Milano cresce il numero di giovani e italiani che abbraccia la fede da adulti

Aumentano gli italiani rispetto a chi proviene da altri Paesi e aumentano i giovani. È la tendenza, consolidata, che riguarda i catecumeni – le persone che decidono di abbracciare la fede cattolica da adulti ricevendo i sacramenti del Battesimo, Eucarestia e Cresima tutti insieme – nella diocesi di Milano.

Quest’anno sono in totale 89: 41 dei quali sono italiani, 14 europei (di questi 12 sono albanesi, una francese e una bulgara), 24 sudamericani, 7 africani e 3 asiatici. Si contano 54 donne e 35 uomini, con un’età compresa tra i 16 e i 59 anni. Riceveranno nelle proprie parrocchie i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana dopo aver affrontato un percorso di formazione durato due anni.

«Il fenomeno dei catecumeni è in crescita, sia a livello locale che internazionale», spiega la diocesi ambrosiana in una nota, «a Milano dal 2022 il numero dei catecumeni è in aumento. Un dato particolarmente significativo riguarda la provenienza di questi nuovi catecumeni: mentre in passato il fenomeno era legato prevalentemente alle migrazioni, oggi è in forte crescita il numero di catecumeni italiani. Anche l’età media si è progressivamente abbassata: un terzo dei catecumeni ha infatti meno di 30 anni».

A livello nazionale, nel 2023 (ultimo anno di cui sono disponibili i dati aggregati del Servizio nazionale catecumenato) si contavano 742 catecumeni, in maggioranza donne, con il 21% di adolescenti tra i 14 e i 18 anni e 347 giovani tra i 19 e i 30. Tuttavia si stima che il numero reale superi i 1.000–1.100, considerando che solo il 57% delle diocesi italiane ha risposto al rilevamento. I dati sono stato diffusi dalla diocesi di Milano alla vigilia della veglia in Traditione Symboli in programma sabato sera in Duomo alle 20.45

Alla celebrazione – che sarà presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini, affiancato dai vicari episcopali – parteciperanno gli 89 catecumeni che nella prossima Veglia di Pasqua, sabato 19 aprile, riceveranno il Battesimo, la Cresima e per la prima volta l’Eucaristia. Con loro, sabato sera in Cattedrale, sono attesi duemila giovani provenienti da tutta la diocesi. Nel corso della Veglia, che sarà trasmessa in diretta su www.chiesadimilano.it e sul canale YouTube della diocesi, l’arcivescovo consegnerà il Credo, simbolo della fede cattolica, sia ai catecumeni sia ai giovani che – accompagnati dai loro educatori – rinnoveranno la propria professione di fede.

Prima della veglia, i catecumeni ambrosiani avranno un’occasione di incontro e dialogo con Delpini a partire dalle 17,45 al Centro pastorale “Cardinal Schuster”.

I catecumeni nella diocesi di Milano sono, ogni anno, tra le 80 e le 90 persone. La tendenza che ci sta sorprendendo è che sono sempre più giovani e, per metà, nati in Italia. I loro cammini di ricerca si avviano in oratorio, all’università o durante i percorsi di preparazione al matrimonio o del catechismo dei propri figli. C’è anche chi inizia a pregare in un momento di dolore e, solo dopo, comprende a chi si sta rivolgendo e percepisce che viene ascoltato da Qualcuno», ha spiegato don Matteo Dal Santo, responsabile del Servizio per la Catechesi e della Sezione Catecumenato della diocesi di Milano al Sir (l’agenzia della Conferenza episcopale italiana), «è una tendenza che dimostra come sia possibile diventare cristiani a ogni età, ma soprattutto che testimonia che c’è un fermento di vita nella Chiesa, che vi sono persone che cercano, che si pongono domande di senso a partire dalla vita, e che trovano nella fede e nel Vangelo alcune risposte alle loro domande».

La tendenza dell’aumento dei catecumeni, soprattutto tra i più giovani, non è solo italiana ma anche la Francia, dove le leggi degli ultimi anni hanno ostracizzato in ogni modo l’esposizione di simboli religiosi, sta conoscendo una stagione particolarmente vivace da questo punto di vista.

Durante la prossima Veglia pasquale, in tutto il Paese saranno 10.384 adulti e oltre 7.400 adolescenti a ricevere il Battesimo, come è merso dall’indagine pubblicata il 10 aprile scorso dalla Conferenza episcopale (CEF) e riportata in un approfondito articolo dal periodico La Croix.

È un dato che segna un incremento del 45% rispetto al 2024, quando furono battezzati 7.135 adulti. Si tratta del più alto numero mai registrato da oltre vent’anni, da quando è stato avviato il monitoraggio nazionale dei catecumeni.

Una crescita che non è frutto di una strategia precisa, sottolineano i vescovi, ma piuttosto l’espressione spontanea di un ritorno alla fede, particolarmente evidente tra i più giovani. Tra le novità più significative, come ha spiegato La Croix, emerge la forte presenza di giovani adulti tra i 18 e i 25 anni, studenti e giovani lavoratori, che rappresentano il 42% dei catecumeni adulti. Solo nel diocesi di Saint-Denis questa fascia raggiunge addirittura il 66%. Per la prima volta supera la storica fascia centrale 26-40 anni (39%), che fino al 2021 era il doppio dei giovani.

Anche tra gli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni si registra un boom: oltre 7.400 i battezzandi, due terzi dei quali ragazze, con un incremento del 33% rispetto allo scorso anno. Per la prima volta i liceali e gli studenti delle scuole medie si equivalgono come numeri, mentre nel 2023 i primi erano solo il 36%.





Dal sito Famiglia Cristiana

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