Una motivazione non di circostanza, ma che coglie l’essenza della persona e della giornalista. Le parole con cui Elisa Chiari, nostra stimata collega, riceve la prima edizione del premio intitolato a Gian Paolo Ormezzano descrivono impeccabilmente la sua scrittura, la sua bravura, la sua sensibilità. Riservata e schiva, ma anche ironica e sempre pronta al confronto e all’approfondimento, Elisa ha il raro dono di riuscire a scavare nei fatti e nelle storie riportando a galla, con la sua penna geniale, l’essenziale distillando parole che arrivano alal mente e al cuore.
La giuria, di cui face parte anche Timothy Ormezzano, figlio del giornalista, le ha assegnato il premio all’unanimità «per essersi dedicata al lavoro giornalistico con grande generosità, senza mai risparmiarsi, proprio come ‘Gpo’», si legge nel comunicato. «Per la sua facilità di scrittura, spesso acrobatica e poetica, che si ispira a quella del suo maestro nonché suo “vicino” per tanti anni sulle pagine di Famiglia Cristiana. Per aver spartito con Gpo la sua crescita professionale e molto lavoro, dai Giochi di Torino 2006 in poi. Per l’amore condiviso con Gpo per le Olimpiadi, ma anche un certo imbarazzo per un certo calcio. Per avergli voluto bene come una figlia acquisita per meriti non solo giornalistici, ma soprattutto umani. Per la comune amicizia con don Luigi Ciotti, concittadino di Gpo e figura fondamentale nella sua vita. Ma soprattutto… “perché sì”, come taglierebbe cortissimo lo stesso Gpo, che stimava profondamente Elisa come persona prima ancora che come collega».
Il riconoscimento dedicato alla memoria di Paolo Ormezzano, storico inviato de “La Stampa”, direttore di Tuttosport e una delle grandi firme del nostro giornale, scomparso lo scorso 26 dicembre 2024, va ad arricchire la giornata, il 24 febbraio, in cui è previsto il conferimento del Premio Bearzot. Quest’ultimo è stato assegnato al tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini.