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La rielezione plebiscitaria per l’antiabortista Roberta Mensola fa ben sperare



L’assemblea plenaria di Strasburgo ha rieletto Roberta Metsola presidente del Parlamento europeo. L’eurodeputata maltese guiderà l’Eurocamera per i prossimi due anni e mezzo. Metsola è stata confermata alla guida dell’Eurocamera con una maggioranza record della Plenaria, infatti è stata eletta con 562 sì su 699 votanti. Un lunghissimo applauso ha accolto l’esito. L’altra candidata, Irene Montero, ha preso 61 preferenze. Nata il 18 gennaio 1979 a St. Julian’s, nell’isola di Malta, ha frequentato il Convento del Sacro Cuore a St. Julian’s, per poi laurearsi in giurisprudenza all’Università di Malta. Successivamente, si è specializzata in diritto europeo presso il Collegio d’Europa a Bruges, Belgio.

Dopo aver completato gli studi, Metsola ha iniziato la sua carriera come consulente legale per l’Unione Europea. La sua conoscenza delle leggi europee e la sua dedizione ai principi di giustizia ed equità l’hanno resa una figura di rilievo nel contesto politico europeo. Nel 2004, ha partecipato attivamente alla campagna referendaria che ha portato Malta ad aderire all’Unione Europea. Roberta Metsola è stata eletta al Parlamento Europeo per la prima volta nel 2013, rappresentando il Partito Nazionalista maltese e il Partito Popolare Europeo (PPE). Durante i suoi mandati, si è distinta per il suo lavoro su temi come l’immigrazione, la sicurezza e la protezione dei diritti fondamentali. È stata anche una sostenitrice della parità di genere e dei diritti delle donne. Questa parlamentare garbata e tenace è una figura di rilievo nel panorama politico europeo. La sua carriera è caratterizzata da una dedizione ai diritti umani e alla giustizia sociale, ma anche da posizioni controverse che riflettono la complessità del dibattito politico contemporaneo. Con la sua guida, il Parlamento Europeo continua a essere una forza significativa per il progresso e la difesa dei valori fondamentali dell’Unione Europea.

Come Presidente, Metsola ha continuato a promuovere i valori europei di democrazia, diritti umani e stato di diritto. Ha lavorato per rafforzare il ruolo del Parlamento Europeo come voce dei cittadini europei e per garantire che l’Unione Europea rimanga un faro di libertà e giustizia nel mondo. Una delle posizioni più controverse di Metsola riguarda l’aborto. Proveniente da Malta, dove l’aborto è illegale in tutte le circostanze, Metsola ha espresso posizioni contrarie alla liberalizzazione dell’interruzione di gravidanza, allineandosi con le leggi restrittive del suo Paese. Questa posizione ha suscitato dibattiti e critiche, soprattutto in un contesto europeo dove molti Paesi hanno leggi più liberali sull’interruzione di gravidanza e in un’Unione che ha proposto di includere l’aborto nei diritti della Carta costituzionale europea. Nonostante le sue opinioni personali, Metsola ha spesso ribadito il suo impegno a rappresentare e rispettare le diverse posizioni all’interno dell’Unione Europea, tanto è vero che la sua rielezione è stata una sorta di plebiscito. La sua guida fa ben sperare in una cultura che quanto meno attenui e bilanci le spinte libertarie all’interno della compagine europea, come quelle che considerano un diritto individuale della donna l’interruzione di gravidanza o il ricorso alla maternità surrogata. Roberta Metsola è sposata con Ukko Metsola, cittadino finlandese, e insieme hanno quattro figli. La loro famiglia multiculturale riflette la sua visione di un’Europa unita nella diversità. Nonostante gli impegni politici, Metsola dedica molto tempo alla sua famiglia e cerca di bilanciare la vita professionale con quella personale





Dal sito Famiglia Cristiana

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