Il conflitto nel cuore dell’Europa fa registrare ancora morti e feriti. Intanto il rinforzo di difesa a Kyiv deciso dall’Alleanza atlantica con l’invio di missili alimenta tensioni con la Russia che parla di nuova guerra fredda
Paola Simonetti – Città del Vaticano
I bombardamenti russi non danno tregua in Ucraina provocando nuove vittime. Le ultime nella regione del Donetsk dove ripetuti attacchi hanno fatto registrare 6 morti e almeno 19 feriti, in particolare nelle zone di Pokrovsk, Lyman e Kostyantynivka.
L’attesa dell’Ucraina per il sostegno militare
Per un rinforzo della difesa aerea Kyiv ha ottenuto dalla Nato, oltre a 40 miliardi di euro, anche l’invio di 20 F16 che dovrebbero essere operativi entro l’estate, ma il numero è inferiore rispetto a quanto sperato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per problemi tecnici e organizzativi. L’invio dei jet – secondo quanto spiegato da fonti della Nato – sarebbe ostacolato da ritardi, problemi sui pezzi di ricambio e dalla barriera linguistica tra piloti ucraini e addestratori stranieri.
Le tensioni fra Nato e Russia
Gli accordi presi nell’ultimo vertice Nato, dove si è parlato anche di una sicura, prossima entrata dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica, non piacciono alla Russia che parla di “pericolosissima escalation”. Mosca ribadisce il rischio dell’avvio di una nuova guerra fredda con i Paesi membri dell’Alleanza atlantica. In agenda, intanto, per Zelensky, un incontro la prossima settimana in Gran Bretagna con 50 leader europei su futuro dell’Ucraina, sicurezza europea e democrazia.