Migliaia di giovani presenti alle esequie del Papa, per salutare colui che amava scherzare e che li ha tanto incoraggiati. “So che rimarrà sempre accanto a noi in un modo o nell’altro”. “Ha avvicinato la gioventù alla Chiesa”. “Spero che in futuro possano capire quanto è stato importante per noi”
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano
“Papa Francesco! Papa Francesco!”: un gruppo di giovani grida il suo nome e batte le mani, nonostante non ci sia più. Aspettano in fila all’alba, con fasce colorate in testa e al collo, mentre sventolano bandiere di varie nazionalità. Questi ragazzi stanno per unirsi alla folla di fedeli venuti a piazza San Pietro per la Messa esequiale del Pontefice e sembrano quasi voler diffondere un senso di leggerezza e gioia, in omaggio ad un Papa che aveva sempre la battuta pronta. Migliaia di giovani si sono ritrovati a Roma per il Giubileo degli Adolescenti, organizzato dal 25 al 27 aprile, e hanno così avuto modo di salutare Francesco per l’ultima volta. Lui, che ha continuamente rivolto lo sguardo ai ragazzi e alle loro difficoltà durante il suo pontificato, incoraggiandoli a sognare e a vivere la vita appieno, anche in un mondo che molte volte sembra donare poche speranze.
“Sono qua perché sono credente. Francesco è il primo Papa latinoamericano e ha avvicinato di nuovo la gioventù alla Chiesa”, spiega Cristobal, 19 anni, con la bandiera del Cile avvolta sulle spalle. Parla con entusiasmo di questo Pontefice che l’ha aiutato a riscoprire il suo legame con la Chiesa. Ricorda anche l’emozione che ha sentito nel 2013, quando si trovava a piazza San Pietro nel giorno in cui è apparsa la fumata bianca. “È stato importantissimo, non solo per i giovani ma anche per la Chiesa. Ha toccato anche quelli che non sono credenti, era molto difficile non volergli bene perché era carismatico” aggiunge. “Grazie Francesco, veramente grazie”.
Lui “amava veramente giovani”
“Ci ha detto di non perdere mai la nostra luce e di lottare per i nostri obbiettivi, perché noi giovani siamo il futuro” racconta invece Marta, 15 anni, venuta da Siena, con grandi occhi blu e una fascia verde del Giubileo che le tiene i capelli. Questo è quello che le rimarrà impresso di Bergoglio negli anni a venire, oltre al fatto che “era un Papa che pensava sempre alla pace”. Per molti degli adolescenti presenti, Francesco è l’unico Pontefice conosciuto o di cui ricordano tante immagini, in televisione o sui social. Julian, 14 anni di Torino, cita l’esempio di “umiltà” che ha dato Bergoglio. “Ho sentito che lui amava veramente i giovani”, prosegue, nonostante la sua tenera età quando è stato eletto. “Ci dava sempre una ragione per andare avanti nonostante le difficoltà”, osserva invece Mattia, 15 anni.
Cambiamenti di programma
Il giovane Ryland, 12 anni è arrivato da Londra, un po’ deluso perchè il coro di cui fa parte non ha potuto cantare al Circo Massimo, dato che l’evento in programma per il Giubileo degli Adolescenti è stato annullato. Tuttavia è contento di poter rendere omaggio al Papa venendo ai funerali. Il messaggio di Francesco che dice di ricordare di più è quello della Laudato Si’, che invita gli uomini a prendersi cura del mondo perché Dio ce l’ha donato. Bergoglio attira anche giovani più lontani, come Ólavur, 21 anni, delle isole Faroe, nel nord dell’Ocean Atlantico. Viaggiava in treno per l’Europa con i suoi amici, quando ha deciso di riorganizzare l’itinerario per venire alle esequie di Francesco. “È un evento storico che non potevamo perdere. Valeva la pena cambiare il nostro tragitto”, precisa.
Il silenzio e il rispetto per Francesco
Il sole adesso è alto nel cielo e i ragazzi e i fedeli parlano e scherzano mentre riempono via della Conciliazione e piazza San Pietro. Cercano di trovare una ringhiera o uno scalino su cui appoggiarsi e aprono ombrelli per proteggersi dal caldo. Poi, iniziano a suonare a lutto le campane della Basilica vaticana: la Messa sta per iniziare. Cala un profondo silenzio e anche i giovani più chiaccheroni tacciono. Cominicia la liturgia, sugli schermi si vede la bara di Francesco che viene portata a sul sagrato delimitato dal colonnato del Bernini. I ragazzi seguono con attenzione le esequie, alcuni con le lacrime agli occhi o pregando in ginocchio sui sampietrini.
Andate e condividete la vostra gioia
Tra loro ci sono Martina e Riccardo, di 23 e 19 anni venuti da Torino. “Noi abbiamo partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù nel 2023 ed è stato un percorso emozionante. Abbiamo avuto modo di vedere il Santo Padre da vicino”, rammenta Martina, che indossa proprio la maglietta dell’incontro di Lisbona. Tira fuori una foto su Instagram di quell’evento con sopra una citazione di Francesco: “Nella vita, nulla è gratis, tutto si paga. Solo una cosa è gratis: l’amore di Gesù!”. “Questa frase da lui pronunciata mi è rimasta nel cuore. Ci pensavo adesso durante la Messa e mi ripetevo che dovrò ricordarla”. In un mondo che spesso sembra essere continuamente turbato da conflitti e tensioni, il Papa esortava i giovani ad avere speranza in un futuro migliore e ad agire per costruirlo. “So che Francesco rimarrà sempre accanto a noi in un modo o nell’altro”, conclude Martina. Riccardo, invece, non riesce ancora a credere che il Papa che ha segnato la sua adolescenza non c’è più. “Il suo amore e impegno per i ragazzi non è da sottovalutare. Alla GMG ha detto che la gioia è pellegrina, non è fatta per essere tenuta ma va condivisa”. I due giovani hanno preso questo invito alla lettera e sono a Roma per accompagnare un gruppo del post cresima della loro parrocchia. “Proprio Francesco ci aveva chiesto di andare da tutti gli altri ragazzi che noi seguivamo, da tutte le persone che noi conoscevamo, per raccontare quello che avevamo vissuto. Secondo me, quello che rimarrà del Papa sarà quello che noi racconteremo, ciò che abbiamo vissuto – sottolinea -. Io spero che altri ragazzi più giovani possano capire quanto lui è stato importante per noi”. Alla fine della Messa la folla si dirada, i ragazzi si disperdono un po’, ma dopo poche ore sono di nuovo in via della Conciliazione, a cantare e suonare, condividendo la gioia che Francesco ha sempre chiesto loro di testimoniare.