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A Roma la “Via Lucis”, giovani dal mondo in preghiera con i testimoni della Resurrezione


Migliaia di ragazzi e ragazze venuti dall’Italia e dal mondo per il Giubileo degli Adolescenti e per rendere omaggio a Papa Francesco, si sono ritrovati nel pomeriggio sulle scalinate della chiesa dei Santi Pietro e Paolo all’Eur per vivere un momento di preghiera, canto e meditazione, attraverso 7 stazioni, presieduto dall’arcivescovo Fisichella. Un’occasione per rivolgere un pensiero al Pontefice nell’ottica della vita eterna. Don Tellan: li aiutiamo a comprendere qual è la strada di “Casa”

Vatican News

“Carissimi ragazzi, vogliamo vivere la gioia celebrare il vostro Giubileo di Adolescenti, ripercorrendo alcune tappe della Via Lucis: il cammino del Cristo Risorto assieme ai suoi discepoli. La nostra vita è piena di gioie e dolori, interrogativi e domande, ma anche di attese e speranze. Oggi più che mai il mondo – come già affermava San Paolo VI – ha bisogno di testimoni più che di maestri. Per questo vogliamo porci in spirito di preghiera, dando voce ai testimoni oculari della resurrezione, cosicché lo Spirito del Risorto confermi la nostra fede, rafforzi la nostra speranza, infiammi i nostri cuori del Suo amore”. Con queste parole l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione ha accolto le decine di migliaia di ragazzi e ragazze arrivati a Roma per il Giubileo degli Adolescenti che alle 18 si sono ritrovati tutti presso le Scalinate della chiesa dei Santi Pietro e Paolo all’EUR per vivere il primo evento giubilare: la Via Lucis, iniziativa di preghiera nata nel 1988 all’interno della famiglia salesiana, e vissuta come esperienza per la prima volta nel 1990, alle Catacombe di san Callisto, a Roma.

Nell’ottava di Pasqua, gli adolescenti dall’Italia e dal mondo sono accompagnati quindi nel clima della resurrezione attraverso la preghiera in sette stazioni (e non nelle 14 canoniche) con la lettura di un brano di Vangelo, una parte di preghiera corale e una terza parte recitata da 4-5 adolescenti. Un’occasione per ripercorrere la vita di Gesù e rivolgere un pensiero a Papa Francesco nella prospettiva della Resurrezione e della vita eterna.

Canti, preghiere, meditazioni

Da Piazza San Pietro, dove in tantissimi si sono recati nella Basilica vaticana per rendere omaggio alla salma del Pontefice, con i pullman e i mezzi pubblici, la marea di ragazzi e ragazze si è trasferita nel piazzale della nota chiesa dedicata ai due patroni di Roma. Hanno sventolato bandiere, cantato con il coro della Diocesi di Roma e soprattutto pregato in un momento così peculiare per la vita della Chiesa universale. Una compagnia teatrale di giovani ha letto i brani delle sette stazioni e delle meditazioni, tratte dal Vangelo e dagli Atti degli Apostoli. Con il sottofondo musicale è stata intronizzata l’icona della Vergine e non è mancato il canto dell’indimenticabile brano della Gmg del 2000 Jesus Christ you are my life.

“La Via lucis, riprendendo le tappe della Via Crucis quaresimale, nel Tempo di Pasqua ripercorre gli incontri di Gesù risorto con i testimoni oculari della resurrezione, dal giorno di Pasqua a Pentecoste”, spiega don Massimo Tellan, parroco romano che ha curato il momento di preghiera. Autore dei diversi testi, il sacerdote spiega che, scrivendo, “ho pensato a quello che un ragazzo di oggi domanderebbe incontrando i testimoni della resurrezione. I due ragazzi che recitano, nella narrazione, erano in viaggio verso Roma per vivere il Giubileo, ma per uno scherzo dell’app sono stati catapultati nel passato a 2000 anni fa, proprio all’indomani della resurrezione di Gesù. Questi due adolescenti incontrano Santa Maria Maddalena, San Tommaso, San Giovanni, San Pietro e tanti altri, che li aiutano nel loro tentativo di ritrovare la strada verso Roma. Ecco, quello che possono scoprire i ragazzi è che i testimoni che incontrano non gli indicano il cammino per tornare al loro tempo, ma piuttosto li aiutano a comprendere qual è la strada che li riporta a Casa”.

Vivere il dolore con speranza

Come accanto al feretro del Papa, mercoledì scorso, durante la traslazione in Basilica, era presente il Cero pasquale, lo stesso Cero è protagonista della Via Lucis e dalla sua fiamma sono state accese sette fiaccole. “Per noi credenti un funerale è un accompagnamento verso la casa del Padre, – spiega ancora don Massimo – e poter pregare con questa prospettiva aiuta i ragazzi a vedere questo momento di transizione e dolore alla luce della Speranza che non delude, che è Cristo stesso”.

La processione alla Via Lucis

La processione alla Via Lucis



Dal sito Vatican News

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