La morte di Francesco ha lasciato un “grave vuoto”, scrive il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Sentimento condiviso con i leader del pianeta: dagli ultimi incontrati, i sovrani britannici Carlo e Camilla e il vicepresidente statunitense JD Vance, fino ai capi di fazioni in conflitto tra cui i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, e i presidenti di Israele, Isaac Herzog, e dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas
Isabella H. de Carvalho ed Edoardo Giribaldi – Città del Vaticano
Da ogni angolo del pianeta si levano messaggi di cordoglio, come preghiere sospinte dal vento, a testimonianza di un amore che supera confini e fedi. La comunità politica internazionale si stringe intorno alla figura di Papa Francesco, ritornato alla Casa del Padre alle 7:35 di oggi, 21 aprile.
Il cordoglio dalle istituzioni italiane
“Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno di un punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato”, ha scritto il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in un comunicato pubblicato dal sito del Quirinale. “La morte di Papa Francesco”, ha aggiunto, “suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta nella responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”. “Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non sono mai venuti meno neanche nei momenti di prova e di sofferenza”, ha scritto la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. “Nelle meditazioni della Via Crucis ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce”.
La solidarietà dall’Inghilterra
L’arcivescovo di York, Stephen Cottrell, che attualmente guida ad interim la Church of England, ha rilasciato un comunicato in cui ha ricordato le parole che Francesco gli rivolse durante un incontro del 2023: “Camminiamo insieme, lavoriamo insieme, preghiamo insieme”. Una frase che, secondo l’arcivescovo, riassume il pontificato di Papa Francesco, “consapevole delle divisioni presenti all’interno della Chiesa”, ma al contempo pronto all’ascolto e all’istituzione di “un processo di sinodalità”, che rappresenta “un’eredità permanente per la Chiesa cattolica romana e per tutti noi”. Re Carlo III ha reso omaggio a papa Francesco ricordandone “la compassione” e l’impegno ecumenico in un messaggio diffuso da Buckingham Palace a nome anche della regina Camilla. Il sovrano britannico ha ricordato la “convinzione” del Pontefice per cui “la cura del Creato sia un’espressione esistenziale della fede”, capace di trovare “eco in tante persone in tutto il mondo”. Due settimane fa la coppia reale lo aveva incontrato in visita privata in Vaticano a margine del viaggio a Roma.
La politica europea omaggia Francesco
Numerosi messaggi sono arrivati anche dalle istituzioni politiche europee. I fedeli “possano trovare conforto nell’idea che l’eredità di Papa Francesco continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole”, ha scritto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen su X. “Da Buenos Aires a Roma, Papa Francesco ha voluto che la Chiesa portasse gioia e speranza ai più poveri tra i poveri. Unire le persone tra loro e con la natura. Che questa speranza possa risorgere incessantemente oltre lui”, il messaggio sui social del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. “Francesco sarà ricordato per il suo instancabile impegno a favore dei membri più deboli della società, della giustizia e della riconciliazione. L’umiltà e la fede nella misericordia di Dio erano i suoi principi guida”, ha scritto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. “Sapeva dare speranza, alleviare le sofferenze attraverso la preghiera e promuovere l’unità. Ha pregato per la pace in Ucraina e per gli ucraini. Piangiamo insieme ai cattolici e a tutti i cristiani che hanno cercato sostegno spirituale in Papa Francesco”, il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Una “persona eccezionale”, un “grande difensore della giustizia e dell’umanità” che “ha promosso il dialogo tra la Chiesa cattolica di Roma e quella russa ortodossa”. Questo il ricordo del presidente russo, Vladimir Putin, in un telegramma inviato al Vaticano e pubblicato sul sito del Cremlino. Il Pontefice godeva di grande autorità internazionale in quanto “fedele servitore dell’insegnamento cristiano, saggio religioso e statista, coerente difensore degli alti valori dell’umanesimo e della giustizia”, ha sottolineato Putin, ricordando che “durante il suo pontificato ha promosso attivamente l’interazione costruttiva tra la Russia e la Santa Sede”.
Il Papa ricordato da oltreoceano
Il cordoglio per la morte di Papa Francesco arriva anche da fuori del continente europeo. “Riposa in pace, Papa Francesco”, il post commemorativo pubblicato sul profilo X della Casa Bianca, accanto alle fotografie del Pontefice con il presidente e il vicepresidente degli Stati Uniti, Donald Trump e JD Vance. “Che Dio benedica lui e tutti coloro che lo hanno amato”, l’aggiunta, in un post separato, del presidente americano. Anche Vance, che aveva incontrato Francesco proprio nella mattinata di Pasqua, ha espresso la sua personale vicinanza alla comunità cristiana, e ha ricordato l’omelia pronunciata da Francesco in occasione del momento straordinario di preghiera sul sagrato della basilica di San Pietro tenutosi il 27 marzo 2020. “Era davvero molto bella”, ha scritto Vance. Il presidente dell’Argentina, e suo connazionale, Javier Milei, ha scritto sui social come “nonostante le differenze che oggi sembrano minime”, l’avere potuto conoscere il Papa “nella sua gentilezza e saggezza” ha rappresentato “un vero onore”. Il presidente brasiliano, Lula Inácio da Silva, ha scritto sul suo profilo X che Francesco “con la sua semplicità, il suo coraggio e la sua empatia” si è sempre messo “accanto a quelli che più ne avevano bisogno: i poveri, i rifugiati, i giovani, gli anziani e le vittime delle guerre e di ogni forma di pregiudizio”. Il presidente dell’India, Narendra Modi, ha ricordato sui social gli incontri con il Papa e il “suo impegno per uno sviluppo inclusivo e a tutto tondo. Il suo affetto per il popolo indiano rimarrà sempre vivo”. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato in un discorso televisivo nazionale che martedì tutte le bandiere sventoleranno a mezz’asta sugli edifici governativi in segno di rispetto per il defunto pontefice. “Per i cattolici australiani è stato un campione devoto e un padre amorevole”, ha detto Albanese. “Papa Francesco ha vissuto la sua fede e la sua vocazione con parole e azioni. È stato davvero fonte di ispirazione”.
I messaggi dal Medio Oriente
Dalla Terra Santa, il presidente di Israele, Isaac Herzog, ha inviato le sue condoglianze al mondo cristiano e, in particolare, alle comunità cristiane della Terra Santa. “Uomo di profonda fede e sconfinata passione”, ha scritto Herzog sul suo profilo X, Francesco “ha dedicato la sua vita a consolare i poveri e a chiedere la pace in un mondo tormentato”. L’auspicio del presidente israeliano è che le preghiere del Papa per la fine dei conflitti in Medio Oriente “e per il ritorno degli ostaggi siano presto esaudite”. Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Palestinese, ha inviato le sue condoglianze al Vaticano in seguito alla morte di Papa Francesco, che ha definito “un simbolo di tolleranza, amore e fraternità” e “un vero amico della pace e della giustizia”.