Il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico di ieri mattina, a poco più di 30 chilometri dal confine russo, è salito a 34 vittime, tra cui sette minori; 117 i feriti. Secondo le autorità locali, Mosca “ha agito la Domenica delle Palme per causare più morti”. L’inviato speciale della Casa Bianca, Kellogg, si dice sgomento: “E’ stato superato ogni limite di decenza”
Francesco De Remigis – Città del Vaticano
I leader occidentali condannano la Russia per strage di civili nella città di Sumy, nell’Ucraina nordorientale. Alcuni Paesi, come Francia e Finlandia, invitano l’Ue a lavorare rapidamente al diciassettesimo pacchetto di sanzioni economiche contro Mosca “in collaborazione con gli Stati Uniti”. Da Volodymyr Zelensky, intanto, un appello al presidente americano: venga a vedere cosa ha fatto Putin prima di negoziare. Domani in Turchia è previsto infatti un nuovo vertice Usa-Russia sulla sicurezza sul Mar Nero.
Trump: “Dai russi un errore terribile”
L’inquilino della Casa Bianca, interpellato dai giornalisti sulla strage nella Domenica delle Palme, ha parlato di un attacco “terribile”: “Mi è stato detto che hanno commesso un errore, ma penso che sia una cosa orribile”, le parole di Donald Trump. Il presidente Usa ha poi aggiunto che il predecessore Biden non avrebbe dovuto “permettere” all’Ucraina di ricevere miliardi di dollari in aiuti militari. Parole seguite a quelle del vicepresidente americano J. D. Vance, che hanno irritato Zelensky: “Mi sembra che il vicepresidente stia in qualche modo giustificando le azioni di Putin”, ha detto il leader ucraino a Cbs News, si tratta non solo di “un cambiamento di tono”, ma di “un cambiamento di realtà”. L’obiettivo finale di Putin, secondo Zelensky, è “far rivivere l’Impero russo e riconquistare i territori attualmente sotto la protezione della Nato, l’appartenenza degli Stati Uniti alla Nato implica il loro coinvolgimento in qualsiasi potenziale conflitto, credo che la situazione potrebbe degenerare in una guerra mondiale”.
Nella notte nuovi attacchi dalla Federazione
Anche la notte scorsa, Mosca ha continuato a prendere di mira l’Ucraina con 62 droni di vario tipo, inclusi i Kamikaze Shahed, ha reso noto l’Aeronautica militare di Kyiv. Colpite le regioni di Odessa, Donetsk, Dnipropetrovsk e Kharkiv, ma grazie alla contraerea, più della metà dei velivoli senza pilota sono stati neutralizzati. In almeno la metà delle regioni ucraine è scattato intanto lo stato di allerta per il possibile ricorso ad armi balistiche da parte della Federazione russa.
Il 16 aprile scadrà la moraroria sugli impianti energetici
In attesa di verificare i passi della diplomazia statunitense, il 16 aprile scadrà la moratoria sugli attacchi agli impianti energetici dei due Paesi. La proroga o meno dell’accordo “dipenderà dalla decisione del presidente russo Putin”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sottolineando che “la moratoria non è stata sostanzialmente rispettata dalla parte ucraina. Pertanto, ovviamente, sarà necessario analizzare questi 30 giorni, probabilmente per scambiare informazioni e considerazioni con gli americani. E poi il comandante supremo in capo, il presidente, prenderà una decisione”.
L’appello del Consiglio panucraino delle Chiese
“Constatiamo che per uno Stato che si autodefinisce ‘Santa Rus’, in realtàè non vi è nulla di sacro”, sottolinea il Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose. “E’ assente il più elementare rispetto per il valore della vita umana, per non parlare del rispetto verso la celebrazione delle festivitaà del cristianesimo e dell’ebraismo”. Quest’anno, la Pasqua è celebrata nello stesso giorno da tutti i cristiani: ortodossi, cattolici e protestanti. Inoltre, quest’anno è particolarmente significativo per tutti i cristiani in quanto ricorre il 1.700esimo anniversario del Concilio di Nicea. “Noi, capi delle Chiese e delle organizzazioni religiose ucraine, condanniamo fermamente gli atti terroristici perpetrati dalla Federazione russa contro le città e i villaggi dell’Ucraina, e rivolgiamo un appello alle principali potenze mondiali affinché adottino tutte le misure necessarie per fermare l’aggressione militare contro l’Ucraina e per rafforzare la capacità di proteggere vite umane”.