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Il Ravenna Festival 2025, antidoto di bellezza contro il male

“Donde hay música no puede haber cosa mala”, ovvero “dove c’è musica non ci può essere alcun male”. Questa bella e condivisibile citazione di Cervantes tratta dal Don Chisciotte sarà il motto della edizione numero 36 del Ravenna Festival, in programma dal 31 maggio al 13 luglio con la tradizionale e ghiotta appendice autunnale.

La rassegna, ricchissima di appuntamenti, prevede oltre 100 alzate di sipario e il coinvolgimento di un migliaio di artisti ne campo della musica, del teatro e della danza. La parte del leone la fanno come sempre i musicisti, a cominciare dal padrone di casa, Riccardo Muti, sul podio della sua Orchestra Cherubini per il concerto inaugurale del 31 maggio con il violinista salernitano Giuseppe Gibboni (classe 2001, vincitore del Premio Paganini nel 2021) e un secondo concerto a luglio.

Nei due giorni successivi (1 e 2 giugno) Muti i guiderà cori di tutt’Italia in lezioni e prove su pagine corali verdiane, un appuntamento parte di Cantare amantis est, una rassegna curata da Anna Leonardi e Michele Marco Rossi.

Tra i direttori invitati a Ravenna spiccano i nomi di Zubin Mehta (con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e la violinista Amira Abouzahra) e di Daniel Harding alla guida dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’Accademia Bizantimna, che a Ravenna è di casa, dedicherà una serata ai concerti per archi, violino e viola d’amore di Antonio Vivaldi con direttore e solista Alessandro Tampieri.

Ci sarà tanto  spazio anche per la  musica contemporanea e il jazz.

Il tris di concerti al Pavaglione di Lugo si apre con la prima italiana di The Passion of Octavius Catto di Uri Caine, seguita dall’appuntamento con Enrico Rava e Stefano Bollani e quello con Malika Ayane, per la prima volta in “versione sinfonica” con l’Orchestra La Corelli. Palazzo San Giacomo a Russi è la scenografia di La notte dello Spiritual Jazz con Lakecia Benjamin, Hamid Drake e James Brandon Lewis e La lunga notte irlandese con i Dervish, Derek Hickey, Mick O’Brien e Ciara Ní Bhriain e i Birkin Tree.

Molti gli appuntamenti con la musica sacra nella basiliche. Il Festival ha commissionato una nuova sacra rappresentazione: Rut, raccolti di speranza è stata composta da Marianna Acito su libretto di Francesca Masi. Le messe in scena a tema sacro contano anche lo splendido ciclo di sette cantate Membra Jesu Nostri di Dietrich Buxtehude, affidato al Coro & Ensemble 1685 del Conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna, con il visual project dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, mentre l’oratorio San Giovanni Battista composto da Alessandro Stradella per l’anno giubilare 1675 (già applaudito al festival Stradella a Viterbo) è eseguito dall’Ensemble Mare Nostrum diretto Das Andrea De Carlo. I 500 anni dalla nascita di Palestrina sono celebrati a San Vitale dai Tallis Scholars, insieme ai novant’anni di Arvo Pärt, e dall’ensemble vocale Odhecaton. Tallis, Odhecaton e Gruppo Vocale Heinrich-Schütz prenderanno parte anche a In templo Domini.

Tra gli spettacoli teatrali sono in programma, tra gli altri, il Don Chisciotte ad ardere di Albe/ Ravenna Teatro, il Bhagavadgita al Grande Teatro di Lido Adriano, lo spettacolo di Marco Baliani Del coraggio silenzioso) e Lisistrata di Marco Martinelli.

Quest’anno spetta alla danza concludere il programma estivo di Ravenna Festival il 13 luglio, con il ritorno di Les Étoiles. Il gala curato da Daniele Cipriani per Ravennaè pour homme, quindi interamente declinato al maschile con primi ballerini e solisti dalle migliori compagnie internazionali.

Intitolata L’invisibil fa vedere Amore, quest’anno la Trilogia d’Autunno (12-16 novembre) rinnova il fortunato e applaudito dialogo fra Pier Luigi Pizzi e Accademia Bizantina e Ottavio Dantone ed è interamente dedicata a Händel, con due nuovi allestimenti di Orlando e Alcina, a cui si aggiunge l’esecuzione del Messiah, in questo caso con Dantone alla guida dell’Orchestra Cherubini e il bravissimo Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”.





Dal sito Famiglia Cristiana

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