Nella città statunitense il numero di candidati al sacerdozio è aumentato da 17 a 40 nel giro di due anni e mezzo. Monsignor Earl Fernandes dal suo insediamento ha messo in atto un programma di discernimento vocazionale tra i giovani che porta frutti sorprendenti
Don Paweł Rytel-Andrianik e Wojciech Rogacin – Città del Vaticano
Durante la cerimonia di ordinazione come vescovo di Columbus (Stati Uniti), monsignor Earl Fernandes, rivolgendosi all’assemblea, aveva osservato che il numero di vescovi nella diocesi fosse superiore a quello dei sacerdoti. La folla aveva riso, mentre il vescovo coglieva subito un problema. “A quel tempo, nella diocesi non c’erano nuove ordinazioni sacerdotali. Mi sono trovato così di fronte a due sfide: l’evangelizzazione e l’incremento delle vocazioni sacerdotali”, racconta il presule, giunto a Roma a fine febbraio, mese che il Papa ha dedicato proprio alla preghiere per le vocazioni.
Un programma di discernimento vocazionale
Appena insediatosi, il nuovo vescovo di Columbus ha avviato rapidamente un programma vocazionale che in due anni e mezzo ha portato il numero di seminaristi da 17 a 40. E quest’anno sono stati ordinati cinque nuovi sacerdoti: “Ciò significa che i fedeli possono accedere più facilmente ai sacramenti”.
L’aumento delle vocazioni è il risultato di un lavoro costante e ben organizzato. “Il nostro direttore delle vocazioni è molto efficiente”, afferma monsignor Fernandes. “Abbiamo creato un progetto chiamato Melchizedek, giornate di discernimento vocazionale rivolte ai giovani. Organizziamo weekend vocazionali presso il Pontificio Collegium Josephinum che ospita un seminario, nonché le cosiddette Cene di Andrea: quattro volte l’anno incontro a cena i ragazzi che sentono la chiamata, rispondo alle loro domande e i seminaristi condividono le loro testimonianze”, spiega il vescovo. Grazie a queste iniziative, i ragazzi hanno un contatto diretto e regolare con il loro pastore e i seminaristi, e possono così osservare da vicino il percorso della vita sacerdotale.
Ricolmi d’amore per il Papa e la Chiesa
Fernandes si dedica anche alla formazione dei sacerdoti e dei seminaristi, sottolineando l’importanza di una preparazione solida per un dialogo efficace con i laici. Per questo motivo, la diocesi invia regolarmente sacerdoti e futuri sacerdoti a Roma per studiare: attualmente ce ne sono 7. Questo dà loro l’opportunità di essere più vicini a Papa Francesco, incontrare la Chiesa universale e ottenere le qualifiche necessarie per insegnare nel seminario: “E questo amore lo riporteranno nella nostra diocesi”.