Hanno partecipato all’evento il cardinale decano Giovanni Battista Re, il sostituto Edgar Peña Parra, il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali mons. Paul Richard Gallagher e il presidente dell’Accademia, mons. Salvatore Pennacchio. Il saluto del Papa con il dono di una preziosa icona della Madonna di Częstochowa
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Ieri, venerdì 17 gennaio, la Pontificia Accademia Ecclesiastica ha celebrato la festa del Patrono, Sant’Antonio Abate, che vede riunirsi tradizionalmente presso l’Alma mater tutti gli ex-alunni presenti a Roma.
Durante la preghiera dei Vespri – aperta dall’indirizzo di saluto del presidente dell’Accademia mons. Salvatore Pennacchio – il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, ha rivolto agli alunni di ieri e di oggi una riflessione sull’importanza radicale della preghiera per essere fedeli interpreti del servizio di pace affidato a ciascuno dei presenti. La festa è proseguita con il momento conviviale della cena, che ha visto la presenza di diversi superiori, tra i quali mons Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, e mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, oltre ad altri cardinali, vescovi e sacerdoti.
La serata, vissuta in un clima fraterno fra le diverse generazioni di diplomatici della Santa Sede, è stata benedetta e raggiunta dall’augurio del Santo Padre a tutta la famiglia dell’Accademia, attraverso il dono di una preziosa icona della Madonna di Częstochowa, a cui si è unito spiritualmente con alcuni doni per gli alunni “partenti” anche il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato e protettore dell’Accademia, impegnato in un viaggio all’estero.